Se l'Italia e la Francia non procederanno con le riforme annunciate si arriverà "a un inasprimento della procedura sul deficit". E "se alle parole non seguiranno i fatti, per questi Paesi non sarà piacevole". Lo ha detto il presidente della commissione Ue, Jean-Claude Juncker, intervistato dal quotidiano Frankfurter Allgemeine Zeitung.
Il presidente invita, comunque, ad avere fiducia nei due Paesi. "Dovremmo dare fiducia - dice - agli italiani e ai francesi. E poi vedremo, proprio a marzo, come sarà andata". "I governi ci hanno garantito che faranno quanto annunciato", ha aggiunto.
"Per me si tratta ora di sostituire un diktat immediato con una fiducia a lungo termine", ha aggiunto Juncker per marcare un cambio di passo rispetto ai predecessori. "Si tratta - ha chiosato - di una sana comprensione tra persone". "Vorrei ricordare che la commissione presenta delle proposte, ma le decisioni sono cosa dei governi", ha spiegato. "Cosa sarebbe successo se avessimo detto: 'dovete regolare le cose entro dopodomani o altrimenti siamo a un punto morto'?" Per Juncker la situazione di dialogo attuale "è meglio, rispetto alla possibilità di imporre prescrizioni senza che poi succeda nulla". (ANSA)
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