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Le tavole del Codex
a Papa Francesco

Le Tavole del Codex Purpureus Rossanensis dell’orafo Domenico Tordo a Sua Santità Papa Francesco. La riproduzione unica a sbalzo su lastra d’argento e dipinta a mano è stata commissionata e donata al Santo Padre dall’Arcivescovo di Rossano-Cariati S.E. Mons. Giuseppe Satriano nel corso dell’udienza in Santa Marta (Città del Vaticano) . L’opera  riproduce l’Ultima cena e la Lavanda dei piedi nella quinta miniatura del prezioso evangelario del VI secolo custodito dalla Diocesi, tra i monumenti viventi più importanti dell’intero patrimonio artistico d’Italia e d’Europa, candidato per il Memory of the Word dell’Unesco. La lastra d’argento di 925millesimi 18 per 24 centimetri è stata lavorata con la particolare tecnica dello sbalzo e decorazione a colori a mano. Raffigura la quinta tavola del Codice Purpureo di Rossano nelle miniature dell’Ultima cena e della lavanda dei Piedi. Cristo e i dodici apostoli sono disposti attorno ad una tavola semicircolare, al centro della quale si distingue una coppa d'oro. Il sesto apostolo da sinistra vi intinge il pane, mentre Cristo alza la mano come se volesse parlare. La miniatura illustra l'azione descritta da Marco, 26- 23: "Colui che intinge la mano nel piatto con me, mi tradirà". Pietro è identificato nella prima figura a destra, mentre Andrea è il terzo a sinistra. L’episodio è commentato dal versetto riportato in alto, in greco, "In verità vi dico che uno di voi mi tradirà" (Marco, 26 -21). Nella scena di destra, è proposta la lavanda dei piedi, nel momento in cui Cristo si china a lavare i piedi a Pietro; il versetto greco riportato recita:"Egli (Pietro) gli dice: tu non laverai i miei piedi." (Giovanni 13, 8).

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