L’installazione di un distribuite di profilattici sul lungomare ha scatenato il finimondo. Anche un prete, don Massimo Briguglio (fratello dell’on. Carmelo) è sceso in campo firmando la petizione (venti persone in tutto) che intima al sindaco Sebastiano Foti «la rimozione immediata di tale distributore». L’argomento è motivo di animate discussioni in piazza Sacro Cuore e nei locali pubblici, perché c’è gente che lo vuole e una piccola percentuale che è contraria. Tutto è nato un paio di giorni addietro quando il responsabile della farmacia Schultze, con locali sulla centrale via IV Novembre, ha installato un distributore di preservativi in Largo Pizzolo, cioè in pratica sul lungomare. Le famiglie che abitano sul posto hanno gridato allo scandalo, procedendo subito a una raccolta di firme e inviando una nota di protesta al sindaco. «Con la presente - si legge nella petizione - i cittadini residenti presso la piazzetta Largo Pizzolo intendono avanzare una vibrata protesta in quanto all’imbocco della stessa è stato collocato un distributore di profilattici ben illuminato, la cui presenza, data la conformazione del luogo quale unico punto di riferimento per giochi dei bambini o di occasionale ritrovo per preadolescenti, ê totalmente inopportuna». Il documento conclude con la richiesta di «rimozione immediata di tale distributore per essere allocato presso altra sede più idonea». Il responsabile della farmacia non intende al momento parlare; ha detto solo che c’è stato il sopralluogo dell’ufficio tecnico e che poi è stata rilasciata dal sindaco la necessaria autorizzazione. Un cittadino che abita nei pressi del Largo, è di diverso avviso. «In tutti i comuni e in tutte le città – ha dichiarato - questi distributori sono collocati in ogni angolo e servono per evitare infezioni, malattie e gravidanze. Pensate che l’unica fascia d’età di donne nelle quali aumentano gli aborti è quella delle under 20. Anche il ministro alla Salute ha dato le direttive in questa direzione, con spot in tv, per una significativa prevenzione delle malattie veneree. Non solo. Le province di Roma e di Torino hanno deliberato di installare distributori di preservativi nelle scuole. A Furci tutto questo è scandalo. Ma perché? Eppure sulla via IV Novembre ce ne sono tre, ed uno con prodotti ben esposti, e da lì passano bambini, grandi, studenti, uomini e donne. Qui nessuno parla. Sul lungomare invece è diventato quasi un reato».