Una telefona per complimentarsi per lo spettacolo sui Dieci Comandamenti. Papa Bergoglio, tra la prima e la seconda puntata dello show di Benigni, ha chiamato il comico toscano.
La telefonata tra il Papa e Benigni, per lo spettacolo appena trasmesso dalla Rai sui Dieci Comandamenti, circola ufficiosamente negli ambienti vaticani anche se una conferma ufficiale non c'è. "Non confermiamo ma neanche smentiamo la notizia - dice il vicedirettore della sala stampa vaticana, padre Ciro Benedettini -. Si tratta di telefonate private del Santo Padre" e normalmente l'ufficio deputato alla comunicazione della Santa Sede in questi casi non interviene. Il consigliere spirituale della Comunità di sant'Egidio, mons. Vincenzo Paglia, amico di Roberto Benigni, ha contattato lo showman.
"Ogni tanto ci sentiamo. Anche in questo caso ci siamo sentiti perché ho visto il suo spettacolo e mi è piaciuto". Sulla telefonata a Papa Bergoglio? "Non mi meraviglierebbe - dice raggiunto telefonicamente dall'ANSA - ma dicendo ciò non ho mai confermato che la telefonata ci sia stata o meno". Ma sono invece diverse le fonti vaticane secondo le quali quella telefonata c'è stata. Il Papa argentino ha voluto complimentarsi di persona con Benigni. "Lo ha chiamato dopo la prima puntata", precisano le stesse fonti. Secondo quanto raccontano le persone più vicine al pontefice, normalmente Francesco non guarda la televisione. Non vide neanche la finale dei Mondiali, con la sua Argentina, nonostante lui sia invece un appassionato di calcio. Ma forse in questo caso (per 'I dieci comandamenti' di Benigni) potrebbe aver fatto un'eccezione o, più verosimilmente, può aver raccolto l'eco dei media cattolici, da Famiglia Cristiana all'Avvenire, che dopo la prima puntata avevano promosso l'attore a pieni voti.
"È stato un comunicatore eccezionale. Ha coniugato fede e cultura come raramente si riesce a fare, ha portato un tema non facile, quello dei comandamenti, nelle case degli italiani, ha aiutato a riflettere. Anche noi uomini di Chiesa". Lo afferma al Messaggero, monsignor Rino Fisichella, presidente del pontificio consiglio della Nuova evangelizzazione, sui Dieci comandamenti di Roberto Benigni. "Sono anni che continuo a dire - spiega mons. Fisichella - che la Chiesa ha bisogno di una nuova apologia della fede, ovvero di una nuova presentazione della fede. Benigni ha dato un segno concreto di come la fede può essere presentata", "ha dato una lezione di come un cristiano può leggere l'Antico Testamento e di come le dieci parole che sono il nucleo dei comandamenti si trasformano in una straordinaria lezione di vita. Il messaggio è molto forte in questa prospettiva" e "mostra una visione positiva, forte, vibrante del messaggio cristiano". "E' stata una testimonianza e non uno spettacolo. Ci ha fatto mettere in ginocchio davanti al mistero di Dio", spiega mons.Fisichella.
Riesce a Roberto Benigni il "miracolo" di battere se stesso. La seconda puntata dei Dieci Comandamenti è stata seguita su Rai1 da 10 milioni 266 mila telespettatori, con il 38.32% di share (la prima puntata aveva raccolto 9,1 milioni di telespettatori pari al 33% di share).
Gubitosi, da Benigni regalo di Natale agli italiani - "Roberto Benigni ha scritto tante pagine importanti nella storia della televisione e del cinema. Ieri ha superato se stesso facendoci riflettere, emozionare, commuovere. Roberto ha fatto un bellissimo regalo di Natale agli italiani. La Rai ne è molto orgogliosa". Lo ha dichiarato il Direttore Generale, Luigi Gubitosi. "I Dieci Comandamenti" con Roberto Benigni in onda su Rai1 hanno realizzato ieri sera 10.266.000 telespettatori e il 38,32% di share.
Benigni al top 2014, meglio solo Italia-Uruguay e Sanremo - Con i 10 milioni 266 mila spettatori, pari al 38.32% di share, che hanno seguito ieri su Rai1 la seconda puntata dei Dieci Comandamenti, Roberto Benigni mette a segno il terzo risultato assoluto del 2014, dopo la partita della nazionale italiana ai Mondiali del Brasile contro l'Uruguay (16 milioni 40 mila con il 67.92%) e la serata inaugurale del Festival di Sanremo 2014 (10 milioni 938 mila con il 45.93% in media ponderata). Nel corso della puntata, l'ascolto si è sempre mantenuto sopra i 10 milioni di spettatori fino a sfiorare gli 11 milioni, raggiungendo alle 23.13, negli ultimi minuti della performance del premio Oscar, un picco del 45% di share.
Benigni: Aiart, soldi pubblici spesi bene - "I Dieci Comandamenti di Benigni è un ottimo esempio di come si può e si deve fare la tv pubblica. Soldi davvero ben spesi". Lo afferma Luca Borgomeo, presidente dell'associazione di telespettatori cattolici Aiart. "Innovazione e profondità, Benigni dimostra che la tv italiana, soprattutto quella pubblica, può dare un'immagine positiva del Paese", aggiunge Borgomeo.
Padre Ugolino, bravo ma è scivolato sul sesso - Bravo Benigni su 'non uccidere' e 'onora il padre e la madre'. Ma sulle questioni dell'adulterio e, soprattutto, sul 'non commettere atti impuri' "è scivolato male sul sesso, non solo per la mancanza di rispetto verso la Chiesa ma anche su come trattare il proprio corpo". Padre Ugolino Vagnuzzi, il sacerdote e giornalista da sempre amico delle star (fu lui a celebrare il matrimonio tra Claudia Mori e Adriano Celentano), non si è perso un attimo dei "Dieci comandamenti" portati sul video da Roberto Benigni: "E' stato bravissimo. Li ha interpretati in modo magistrale ed anche mordace e intelligente. Lo conosco e lo stimo, ma su sesso e adulterio è proprio scivolato. Come si fa a dire, in pratica, che su questi temi la Chiesa si è permessa il lusso di cancellare le parole di Dio per metterci le proprie...?". "Sono temi delicati, che forse non meritano di essere trattati così, soprattutto davanti a milioni di telespettatori e sui quali non può essere fatta confusione", ha detto padre Ugolino. "Sono rimasto deluso dal suo scivolone, ma - ha concluso - sono sempre pronto a dargli una mano per rialzarsi".