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Regione Siciliana, default alle porte

 È di oltre 2,5 miliardi di euro il buco che la Regione Siciliana deve coprire per potere chiudere il bilancio del 2015. Tuttavia, l’assessore all’Economia, Alessandro Baccei, che ieri ha presentato Dpef ed esercizio provvisorio, non esclude che il buco possa essere più profondo. «Non ho ancora visto tutto – ha affermato Baccei –. Mi mancano alcuni enti e alcune società partecipate, sono sicuro che troverò delle sorprese». L’assessore ripete il suo mantra: senza le riforme, con tagli decisi alla spesa pubblica, non si apriranno certo i tavoli con lo Stato. Uno scenario fosco e a termine: dal primo maggio, alla scadenza dell’esercizio provvisorio di quattro mesi al vaglio delle commissioni dell’Ars, non sarà possibile pagare gli stipendi di regionali e dipendenti di enti e società partecipate. Ma le preoccupazioni dell’assessore non fanno breccia nell’opposizione: «Baccei non ha curriculum, non ha mai vinto un concorso pubblico, non ha mai ricoperto un ruolo dirigenziale in materia finanziaria ed economica», ha sottolineato il capogruppo di Forza Italia all’Ars, Marco Falcone. 

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