Ci sarebbe un nuovo sospettato straniero, forse di nazionalità italiana, nelle indagini sull'uccisione di Gaia Molinari, la 29enne piacentina trovata morta il giorno di Natale a Jericoacoara, nel nord-est del Brasile. Lo riferisce il quotidiano locale Diario do Nordeste, all’indomani dell’arresto e del rilascio di due brasiliani su cui si erano appuntati i sospetti degli inquirenti. La polizia non ha reso noto il nome, nè il ruolo che potrebbe aver avuto nell’omicidio il nuovo ricercato, per non pregiudicare le indagini, ma di lui avrebbe parlato Mirian Frana, l’amica di Rio de Janeiro che accompagnava Gaia.
Dall’autopsia è emerso che la 29enne piacentina è morta per asfissia da strangolamento e secondo alcune indiscrezioni potrebbe esser stata violentata. Dai lividi e dalle ferite sul corpo e sui polsi e da una frattura al cranio, appare che la donna sia stata legata e colpita, forse con una pietra. Gaia Molinari, residente a Parigi, si trovava da due mesi in Brasile per insegnare inglese ai bambini e imparare il portoghese. Il suo cadavere immerso in una pozza di sangue è stato scoperto da altri turisti tra le sterpaglie vicino a una spiaggia di Jericoacoacara a 300 chilometri da Fortaleza. (AGI)
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