"Il crollo avvenuto sulla Palermo-Agrigento non è il primo. Ricorso il ponte caduto sulla Gela-Caltanissetta, all'altezza di Butera, e allora si parlò di calcestruzzo depotenziato. Su questo nuovo caso non sappiamo nulla sulle responsabilità, ma è chiaro che va fatta luce su quanto accaduto". L'ha detto il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, a margine della commemorazione di Piersanti Mattarella.
''Quel tratto di strada è stato consegnato finito tre mesi prima del tempo, adesso penso che se ci fossimo presi il tempo, col senno di poi... Però questa è una tempesta in un bicchier d'acqua, e la nostra è un'impresa seria.''. Così, in un'intervista a Repubblica, Massimo Matteucci, presidente del Cmc di Ravenna. ''Era una cosa che non doveva accadere, anche laddove esistono problemi servono accorgimenti preventivi. Ma nella vita di un cantiere grande come quello di smottamenti simili ne succedono, perché il terreno è instabile. Ci possono essere degli imprevisti geologici e poi la terra va dove vuole lei, non dove vuoi tu.'', dice Matteucci. ''Ecco, io proverei soprattutto a togliere di mezzo il termine crollo, perché c'è stato solo uno smottamento''. Inoltre ''non c'è stato nessun rischio per l'incolumità delle persone, perché appena abbiamo notato una crepa la strada l'abbiamo chiusa noi''. ''Noi ci prendiamo tutte le responsabilità che ci competono, è nostro interesse capire cosa non ha funzionato. Se abbiamo sbagliato interverremo e soprattutto metteremo a posto tutto'', assicura Matteucci. ''Voglio solo specificare che non è crollato il viadotto, e mi ha fatto molto male vedere che quanto è accaduto viene accostato a crolli di ponti, con travi che si tranciano a metà. Non si tratta di questo. Io penso che prima di scrivere quel tweet il premier non sia stato informato bene, perché, insisto, non è crollato il viadotto''.
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