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Berlusconi chiede
la liberazione anticipata

Silvio Berlusconi, tramite i suoi legali, ha depositato al Tribunale di Sorveglianza di Milano la richiesta di liberazione anticipata nell'ambito dell'affidamento in prova ai servizi sociali di un anno concesso lo scorso aprile in seguito alla condanna definitiva per il caso Mediaset. 

"Il progetto rieducativo si è arricchito dello svolgimento dei lavori di pubblica utilità (...) da cui ha accolto con entusiasmo uno spunto di riflessione sulla condizione degli anziani". E' uno dei passaggi della richiesta di liberazione anticipata avanzata da Silvio Berlusconi tramite i suoi legali.

L'istanza di liberazione anticipata di 45 giorni, tre pagine e mezza firmate da Silvio Berlusconi, è stata depositata stamane al Tribunale di Sorveglianza di Milano dall'avvocato Angela Maria Odescalchi, il legale che segue l'ex premier nella fase dell'esecuzione della pena. L'affidamento in prova ai servizi sociali, concesso lo scorso 15 aprile dal presidente del Tribunale di Sorveglianza Pasquale Nobile de Santis e dal giudice Beatrice Crosti, decorre dallo scorso 23 aprile, quando il leader di Forza Italia ha sottoscritto il verbale con le prescrizioni. Ora la richiesta verrà trasmessa al dirigente dell'Uepe, l'ufficio esecuzione penale esterna, Severina Panarello la quale scriverà una relazione - anche in base alle informazioni inviate tra l'altro dai vertici della Sacra Famiglia dove l'ex premier fa attività di volontariato - che poi manderà al giudice Crosti per la decisione. Decisione che, anche se non ci sono termini, potrebbe arrivare già la prossima settimana.

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