Il leader di Al Qaida nello Yemen ha rivendicato, in un video messaggio, l'attacco a Charlie Hebdo. 'L'attacco a Charlie Hebdo è stato sferrato su "ordine" del leader di Al Qaida Ayman Zawahri'
video Al Qaida minaccia 'nuove tragedie' Nuove "tragedie e terrore". E' la minaccia contenuta in un video di 11 minuti pubblicato oggi in cui uno dei leader di Al Qaida nello Yemen Nasr al-Ansi rivendica l'attacco a Charlie Hebdo. La Francia "appartiene al partito di Satana", la strage al giornale "ha vendicato il profeta", dice ancora Al-Ansi. Il ramo yemenita di Al Qaida aveva già rivendicato l'attacco a Charlie Hebdo in un video postato su Youtube il 9 gennaio in cui uno dei leader, Harith bin Ghazi al-Nadhari, aveva avvertito la Francia di smettere di "attaccare l'Islam, i suoi simboli e i musulmani o ci saranno nuove operazioni". Nel video di oggi al-Ansi dice che Al Qaida nello Yemen ha scelto l'obiettivo, ha studiato un piano e ha finanziato l'operazione".
Germania: ok a ritiro documenti a islamici sospetti Il governo tedesco ha varato oggi una norma che prevede il ritiro dei documenti d'identità fino a tre anni ai fondamentalisti islamici che tentino di raggiungere Siria o Iraq, finiti tra i sospetti nell'allarme terrorismo. I documenti ritirati saranno sostituiti con tessere particolari, in cui viene segnalato il divieto ad uscire dalla Germania.
Hollande, minaccia continua, dobbiamo restare vigili
Francia invierà portaerei in Iraq in azioni anti-Isis La Francia invierà la portaerei Charles De Gaulle per le operazioni della coalizione internazionale contro lo Stato Islamico (Isis) in Iraq. Lo annuncia il presidente della Repubblica Francois Hollande.
Condanna dell'Iran per la pubblicazione della vignetta su Maometto
media, l'ex 'guru' dei Kouachi condanna attentati
Apologia terrorismo, arrestato Dieudonné - Il controverso comico francese Dieudonné, indagato dalla procura di Parigi per apologia di terrorismo, è stato arrestato stamattina nella sua casa nel centro della Francia e posto in stato di fermo. Sono state aperte in Francia già una cinquantina di procedure giudiziarie per apologia di terrorismo, dopo gli attentati della settimana scorsa. Lo rendono noto fonti giudiziarie dopo il fermo, stamattina, del comico Dieudonné. Noto per i suoi atteggiamenti provocatori e accusato spesso di antisemitismo, Dieudonné aveva partecipato alla marcia di domenica, poi - tornando a casa - aveva scritto sul web il messaggio "Je suis Charlie Coulibaly". Di fronte alle proteste dei frequentatori di social network, Dieudonné aveva tolto il post la mattina di lunedì, spiegando poi in una lettera di sentirsi considerato "come Amedy Coulibaly" ma di "sentirsi Charlie".
E' stata un'anteprima tra satira e commozione. E con un nuovo video dell'attacco alla redazione del giornale satirico, lo scorso 7 gennaio. I vignettisti di Charlie Hebdo hanno presentato a Parigi la prima pagina del nuovo numero, già destinato ad entrare nella storia e suscitare altre polemiche. Sulla copertina c'è l'immagine di Maometto che piange. "Il nostro Maometto è simpatico. E' il mio personaggio, esiste nella mia matita, esiste quando lo disegno", ha detto il vignettista Luz, autore della copertina con Maometto del primo numero di Charlie Hébdo in edicola dopo l'attacco della scorsa settimana, ha spiegato la sua decisione. Ad un certo momento Luz è scoppiato in lacrime. Dopo alcune ore è stato anche anche diffuso un nuovo agghiacciante video dopo il massacro al giornale.Nel filmato amatoriale, mostrato dalla Cnn, i due fratelli, Said e Cherif Kouachi, fermarsi con la Clio nera con la quale erano fuggiti dopo la strage e caricare i mitra mentre urlano più volte "Abbiamo vendicato il profeta Maometto". Davanti a loro una macchina della polizia. I due però, calmi e freddi, salgono a bordo della Clio e iniziano a sparare contro la volante che indietreggia, riuscendo così a fuggire.
"Ho disegnato un Maometto che piange, ho pianto anch'io", ha aggiunto Luz.