Il 55% degli studenti accedono ai social durante l'orario scolastico tramite smartphone, due studenti su tre sono preoccupati dai cyberbulli e per l'80% i social svolgono un ruolo importante o fondamentale nelle relazioni interpersonali. E' il quadro che emerge da una ricerca della polizia di Stato condotta da Skuola.net nell'ambito della campagna "Una vita da social". Il sondaggio, al quale hanno partecipato circa 2 mila studenti, sembra evidenziare tuttavia un minor tempo speso dai giovani davanti a pc, tablet e cellulari. Il 22,8% dice di essere "sempre connesso", la percentuale era del 37,1% nel 2013.
Il 55,4% ritiene comunque che il cyberbullismo stia diventando un fenomeno sempre più violento e frequente e la metà degli intervistati ammette che nella propria scuola ci sono stati fenomeni di cyberbullismo che tuttavia non li hanno coinvolti. "Credo che la rete sia una risorsa straordinaria e un mezzo potentissimo di comunicazione. Ma sappiamo quanto un suo uso distorto possa avere conseguenze drammatiche per chi vi si avvicina senza tener conto che la rete viene impiegata anche da soggetti molto pericolosi", ha scritto il presidente Giorgio Napolitano in un messaggio al capo della Polizia, Alessandro Pansa in occasione della presentazione della seconda edizione della campagna educativa "Una Vita da Social". "Il web è uno strumento di crescita culturale e sociale, che richiede però i necessari accorgimenti per poter navigare senza incorrere in inutili rischi", ha osservato Pansa. (ANSA)