Lunedì 23 Dicembre 2024

Berlusconi: "Renzi tranquillo, rispettiamo tempi delle riforme"

Per il capogruppo del Pd alla Camera, Speranza, quella di ieri è stata una "direzione importante in cui abbiamo provato a definire un percorso che ci porterà a unire Pd e poi confrontarci senza pregiudizio con l'opposizione" sul nome del prossimo presidente della Repubblica. Con questo metodo, ha aggiunto, "potremo avere fin dalle prima votazioni un ottimo risultato". Per il presidente dem Orfini serve un nome con "autorevolezza". Il ministro Alfano chiede che la scelta non si risolva in una sorta di "primarie" del Pd. Di Maio (M5S) si chiama fuori dal "toto-nomi" ma auspica una figura che rompa col passato.

Intanto su Twitter il ministro delle Riforme Maria Elena Boschi, con riferimento alla richiesta dell'opposizione di sospendere l'esame della legge elettorale e della riforma costituzionale fino al voto per il Colle, scrive: "Alcuni partiti chiedono di fermare le riforme. Ma sono state ferme per vent'anni, si sono riposate abbastanza. Ora avanti tutta". Replica, sempre via Twitter, Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia a Montecitorio:  "Giovane ministra Maria Elena Boschi affetta da amnesia: fu sua sinistra a bloccare riforma costituzionale Berlusconi del 2005". "A Maria Elena Boschi. Da riforma costituzionale Berlusconi 2005 bloccata da sinistra persi 10 anni. Basta ricostruzioni storiche spudorate!", sottolinea il presidente dei deputati azzurri in un successivo tweet.

Speranza, possibile ottimo risultato da primi voti - Quella di ieri è stata una "direzione importante in cui abbiamo provato a definire un percorso che ci porterà a unire Pd e poi confrontarci senza pregiudizio con l'opposizione" sul nome del prossimo presidente della Repubblica. Lo ha detto il capogruppo Pd alla Camera Roberto Speranza, a margine di un corso di formazione promosso dal partito. "Penso che" con questo metodo "potremo avere fin dalle prima votazioni un ottimo risultato".

Alfano, elezione non sia come primarie nel Pd - "Crediamo di dovere molto rispetto ai grandi elettori del Pd, che sono la maggioranza anche molto ampia, ma allo stesso tempo chiediamo che la scelta del Presidente della Repubblica non si risolva in un conclave interno al Pd, come se fossero le primarie del Pd". Così si è espresso il ministro degli Interni, Angelino Alfano, interpellato dall'Ansa a Madrid, a margine del foro 'Libertà e sicurezza', organizzato dal Partito Popolare, al quale è intervenuto assieme al premier spagnolo Mariano Rajoy. "Noi vogliamo un presidente che sia consapevole di non svolgere funzioni onorarie - ha detto il leader Ncd - consapevole del fatto che presiedere il Csm o il Consiglio della difesa non sia un compito onorario. Vogliamo un presidente che abbia la forza di svolgere la sua funzione sull'attività legislativa".

Di Maio, no toto-nomi, figura che rompa con passato - "Al toto-nomi non partecipiamo, qualsiasi nome ora fa parte della riffa che serve solo a bruciare nomi e non a trovarne uno adatto". Luigi Di Maio, vicepresidente della Camera, spiega che, dal suo punto di vista, "ora qualsiasi dichiarazione venga fatta" in merito all'elezione del prossimo Presidente della Repubblica, "è solo una distrazione di massa". "Qualsiasi considerazione non è attendibile - afferma - se non arriviamo all'elezione, possiamo discutere del sesso degli angeli, ma non riusciremo mai a dare un'informazione corretta a cittadini italiani".

L'esponente pentastellato ha ricordato che i parlamentari della 17esima legislatura "sono tra i pochi ad avere già esperienza in fatto di elezioni di Capo dello Stato, visto che è la seconda in due anni". E quando due anni fa fu rinnovato il settennato di Giorgio Napolitano, Di Maio spiega di "aver capito che, in questo momento, qualsiasi cosa si dica, è una notizia 'bruciata'". Piuttosto, ora "il saggio è chi tace e aspetta il momento giusto per fare una scelta sul Presidente della Repubblica". Il vicepresidente della Camera traccia il profilo di chi dovrebbe, a suo avviso, ricoprire la carica di Capo dello Stato: "Voglio un Presidente della Repubblica che la smetta di firmare schifezze come la legge Fornero, come il decreto che ha trasferito 7 miliardi e mezzo alle banche, il lodo Alfano". "La parola chiave dell'elezione del prossimo Presidente della Repubblica è 'coraggio' - afferma - non solo dobbiamo avere il coraggio di votare un presidente della Repubblica che tagli con il passato, ma soprattutto che abbia il coraggio di dire che le cose che finora hanno distrutto questo Paese, non le rifarebbe".

Cuperlo, discussione seria, metodo scelta condiviso - "Ieri la discussione della direzione è stata seria. Il percorso, il metodo che è stato indicato mi sembra condiviso, condivisibile. E' stata individuata una delegazione con dei criteri rappresentativi, istituzionali, segretari, vicesegretari, presidenti dei gruppi parlamentari, per consultare le altre forze politiche alla ricerca di una candidatura che abbia i requisiti di autorevolezza, di prestigio, di credibilità che in questo momento sono necessari". Lo ha detto Gianni Cuperlo rispondendo stamane ad una domanda dei giornalisti a margine dell'assemblea toscana di Sinistra dem. "Questa proposta - ha aggiunto - verrà avanzata poi, sottoposta, all'assemblea dei grandi elettori del Pd. Io mi auguro che l'elezione avvenga con una larga condivisione delle forze politiche che sono rappresentate oggi nel Parlamento".

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