Orrore alla Mecca. Una donna, accusata di avere stuprato e poi ucciso la figliastra di sette anni, è stata decapitata in un parcheggio della capitale saudita, davanti alla folla, in base alle leggi in vigore nel Paese. A riportarlo sono diversi media internazionali, secondo i quali l'esecuzione - la settima da inizio anno - si è verificata ad inizio settimana. La donna era una cittadina birmana e si chiamava Lalia Bint Abdul Muttablib Basim. Il video dell'esecuzione è stato filmato dalle autorità e poi caricato su Youtube, ma i media hanno riferito che è stato tolto dal web. Stando ad alcune testimonianze nelle immagini si vede la donna, disperata, che urla per strada la sua innocenza. Basim viene poi fermata da quattro agenti che la fanno inginocchiare per terra prima che il boia con una spada compia il terribile gesto del taglio della testa. In una nota il ministero dell'Interno saudita ha precisato che la condanna a morte è stata proporzionale alla "enormità del crimine" della donna.
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