Il Codacons presenterà domani un esposto alla Corte dei Conti "affinché si faccia luce su eventuali riscatti pagati dallo Stato Italiano per la liberazione delle due cooperanti rapite in Siria. Siamo felici che Greta e Vanessa siano tornate a casa ma sono ancora troppi i dubbi circa la contropartita in capo al nostro Paese per ottenere la libertà delle due ragazze - spiega l'associazione - Per tale motivo, pur ritenendo indispensabile salvare la vita di connazionali rapiti all'estero, chiediamo alla Corte dei Conti di accertare attraverso la Guardia di Finanza se la liberazione delle due cooperanti abbia determinato un danno erariale per le casse dello Stato, sotto forma di riscatti o atti di qualsiasi altra natura". L'associazione punta il dito anche su operazioni umanitarie condotte all'estero "in modo scriteriato e pericoloso". "Diffidiamo il ministero degli Esteri a disporre controlli su tutte le missioni avviate dalle organizzazioni onlus italiane nei paesi a rischio - afferma il presidente Carlo Rienzi - Ciò allo scopo di bloccare operazioni che in modo evidente possano mettere in pericolo la salute degli italiani impegnati su tali fronti ed evitare comportamenti pericolosi e non idonei come quelli tenuti dalle due cooperanti rapite".(ANSA).
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