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Furto cavi rame
depuratore a rischio

Il pronto intervento del settore manutentivo del comune di Amantea, di supporto a quello di Nocera Terinese, ha evitato l’insorgere di una vera e propria emergenza ambientale. Durante la scorsa notte alcuni ignoti si sono introdotti furtivamente nell’area che accoglie il mega depuratore di Nocera Terinese che, oltre a servire il centro costiero della provincia di Catanzaro, “ripulisce” anche i liquami di Belmonte Calabro e Amantea, consentendo di immettere nel Tirreno acqua pulita e cristallina al 100 per cento. I malviventi, dopo aver forzato l’ingresso di alcuni locali, hanno asportato i cavi in rame che consentono alle apparecchiature tecniche di gestire i diversi cicli di depurazione. Ciò ha portato al malfunzionamento del sistema elettrico che, a sua volta, avrebbe potuto causare la tracimazione dei liquami contenuti nelle vasche, con gravi conseguenze per i terreni circostanti e per l’inquinamento che si sarebbe venuto a generare. Per non parlare poi del fiume di melma che sarebbe potuto arrivare a mare.Il sindaco di Nocera Terinese, Gaspare Rocca, ha prontamente allertato il primo cittadino Monica Sabatino che ha incaricato i responsabili di intervenire. Coordinati da Rocco Cima, ed un gruppo di volontari della Protezione civile hanno raggiunto l’area del depuratore con un gruppo elettrogeno capace di velocizzare il ripristino dei macchinari. Bypassando la tradizionale alimentazione elettrica, infatti, il depuratore e le idrovore sono tornati in funzione con una configurazione minima che ha consentito il mantenimento del livello dei liquami nelle vasche, evitando così ogni possibile rischio. Secondo una prima quanto sommaria ricognizione l’ammontare del danno, furto compreso, dovrebbe attestarsi intorno ai 50 mila euro.

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