All’area rapaci di contrada Zampognaro è aumentata la fauna. I referenti cosentini del Comitato italiano per la protezione degli uccelli (Cipr), gestori del sito, hanno inserito altri 12 uccelli tra poiane, gheppi, allocchi, nibbi bruni, barbagianni e civette che, da domenica scorsa, fanno compagnia ai 19 rapaci ospiti dell’area da oltre tre anni. Con questi nuovi inserimenti l’area ora dispone di ben 31 specie di uccelli custoditi nelle voliere perché non più in grado di essere reintrodotti in natura a causa delle menomazioni incurabili prodotte, perlopiù, da azioni di bracconaggio. Alla manifestazione di trasferimento dei rapaci, nell’area del Parco del Pollino immersa in un bosco di castagni e querce secolari, hanno partecipato il sindaco di Acquaformosa, Gennaro Capparelli, il vicesindaco Giovanni Manoccio, il veterinario della struttura Bruno Romanelli, Vittoria Marchianò per il Parco nazionale del Pollino, il presidente del Cipr Mauro Tripepi e gli agenti della Polizia provinciale, Luigi D’Ambrosio e Sergio Cucunato. Anche in quest’occasione gli esperti dell’area faunistica hanno guidato i numerosi visitatori a conoscere il sito, a prendere visione di presidio ad alta vocazione turistica che continua a crescere e ad implementare la famiglia dei rapaci. A distanza di tre anni dall’inaugurazione, infatti, sono sensibilmente aumentate le visite didattiche al sito, uno dei pochi punti di riferimento presenti nel sud Italia. Alla soddisfazione espressa dal sindaco Capparelli «per gli investimenti che interessano l’area», si affianca l’invito ai turisti del presidente Cipr Mauro Tripepi a fare un’esperienza irripetibile visitando l’area «per osservare il comportamento dei rapaci, ammirarne la bellezza, ascoltarne il canto e verificare le menomazioni prodotte dal bracconaggio».