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Lazio-Milan 3-1

La Lazio batte il Milan 31 nel secondo anticipo della 20/ma giornata

Brutto finale di partita in Lazio-Milan. Con i biancocelesti in vantaggio per 3-1, il milanista Phil Mexes, ex Roma, si è fatto prendere dal nervosismo e, al 48' st, ha aggredito Mauri prendendolo per la gola. L'arbitro è intervenuto e ha espulso il francese, che poi, invece di lasciare il campo, ha aggredito nuovamente Mauri prima di venire portato fuori dal suo portiere Diego Lopez, mentre in campo si 'accendeva' un accenno di rissa generale.

I gol 
al 4' pt, Menez ruba palla a Basta, avanza in progressione verso l'area e con un diagonale di sinistro mette dentro.
al 2' st cross di Klose verso il centro dell'area per l'inserimento di Parolo, piatto sinistro al volo e pareggio
al 6' st retropassaggio di Montolivo intercettato da Klose che entra in area e infila Diego Lopez sul primo palo.
al 36' st Candreva affonda sulla destra, mette in mezzo per Djordjevic che si fa male, arriva Parolo e insacca

Pioli schiera Marchetti, Basta, De Vrij, Cana, Radu, Cataldi, Biglia, Parolo, Candreva, Klose, Mauri. Inzaghi lascia Cerci in panchina e parte con  Diego Lopez, Abate, Mexes, Alex, Armero, Poli, Montolivo, Van Ginkel, Bonaventura, Menez, El Shaarawy.

Presentata maglia bandiera, 'è valore aggiunto' - Un video che fa vivere l'atmosfera che si respira nello spogliatoio prima di scendere in campo, alternando le immagini dei giocatori della Lazio di oggi con le gesta dei biancocelesti di ieri, con l'attore Pino insegno che spiega a Candreva e compagni cosa significa vestire l'aquila sul petto. Così la Lazio ha deciso di presentare, prima della sfida dell'Olimpico con il Milan, la maglia 'bandiera', utilizzata negli anni '80 e riproposta da stasera per tutte le partite casalinghe della squadra di Pioli. Ed è proprio il tecnico, nel video, a dire ai suoi giocatori: "Se qualcuno di voi non se la sente vada via subito". Pronta la risposta del capitano, Mauri: "mister, da qui non se ne va nessuno". "Apro questo discorso con molta emozione - dice il patron Claudio Lotito, intervenendo nella sala stampa dell'impianto capitolino -, per chi è laziale questo rappresenta la storia, il presente e il futuro di questo club. Questo è il simbolo della storia che è stata preservata dalle gesta dei singoli che, con spirito di gruppo, hanno consentito a noi di stare qui". Chiaro il riferimento alla stagione 86/87, quella della penalizzazione in Serie B di 9 punti e della salvezza. "Questo simbolo va tramandato, dà una forma di responsabilità a tutti noi e soprattutto a chi l'indossa - aggiunge -: di dare le stesse gioie date dai nostri campioni del passato e dare una spinta in più, è un valore aggiunto". Lotito, ringraziando la famiglia dell'ex presidente Casoni e Paolo Lenzi, che hanno messo a disposizione il marchio gratuitamente, quindi sottolinea: "Contrariamente a quello che si pensa questa società tiene molto alla storia di questo club. Inizia un capitolo nuovo che coniuga la storia, il presente, e il futuro di club proiettato a una crescita esponenziale, che non rinnega ma trova forza da questo patrimonio sportivo che non è andato disperso, a un'unione di gruppo". Alla presentazione erano presenti anche tanti ex biancocelesti. "Questo simbolo ha vissuto momenti drammatici e grazie all'unione, quel gruppo ha scritto una pagina storica all'interno di questa società - rileva Mimmo Caso -. Sono onorato di aver vestito questa maglia e che venga indossata da oggi in avanti. La storia non va messa da parte". E i tifosi sembrano apprezzarla: nei primi due giorni di vendita le scorte nei negozi Lazio sono andate a ruba

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