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Ucciso il boss
Angelo Notarangelo

Uno degli esponenti della mafia garganica, l'allevatore Angelo Notarangelo, di 38 anni, soprannominato 'u cintaridd', è stato ucciso stamani a fucilate a pochi chilometri da Vieste. L'agguato, compiuto da un numero imprecisato di persone, secondo le prime informazioni, è avvenuto mentre l'uomo stava portando i cavalli nella sua masseria in località Gattarella. Sull'episodio indagano i carabinieri del comando provinciale di Foggia.

Notarangelo era stato condannato nel febbraio 2014 dal Tribunale di Foggia a undici anni di reclusione perchè ritenuto a capo di un gruppo dedito alle estorsioni a commercianti e operatori turistici di Vieste. Nella circostanza non era stata riconosciuta l'aggravante mafiosa. Lo scorso 31 luglio era stato scarcerato avendo i giudici ritenuto affievolite le esigenze di custodia cautelare dopo una detenzione di tre anni e tre mesi. Scarcerandolo, era stato sancito l'obbligo quotidiano di firma dai carabinieri. Nel corso dell'inchiesta gli erano stati sequestrati beni per 10 milioni di euro: una trentina di immobili, appartamenti, ville, box auto, compresi due complessi aziendali, quote societarie e automezzi.

Angelo Notarangelo, boss della criminalità garganica, è stato freddato con alcuni colpi di fucile mentre percorreva la strada provinciale 53 che collega Vieste a Mattinata a bordo del suo fuoristrada Toyota Rav. Secondo la prima ricostruzione dei carabinieri, giunto in località La Gattarella la sua vettura sarebbe stata affiancata da un’automobile con a bordo i sicari che hanno fatto fuoco, uccidendolo. Il cadavere è stato trovato all'esterno dell'abitacolo, forse perché – secondo i militari - Notarangelo è sceso dal mezzo sperando di poter evitare le fucilate che invece lo hanno colpito, uccidendolo. Pare che la vittima si fosse recato a dar da mangiare ai cavalli della sua masseria. (ANSA)

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