Sabato 23 Novembre 2024

Morta d'infarto durante la rapina,
perquisizioni nella zona

E’ stato un  infarto a stroncare la vita di  Caterina Basile la 87enne morta dopo un tentativo di rapina nella sua abitazione di giammoro. E’ quanto emerge dall’esame esterno eseguito ieri dal medico legale Elvira Ventura Spagnolo.  L’anziana sarebbe morta per la paura e lo stress dovuti all’aggressione subita dai malviventi che l’hanno legata mani e piedi ad una sedia. Sul corpo non sono stati rilevati segni di percosse ma  il suo fisico non ce l’ha fatta e la donna è morta durante la notte. Se ne saprà di più dopo  l’autopsia che sarà eseguita all’obitorio dell’ospedale di Milazzo. Intanto stamani nell’abitazione di via Nazionale sono tornati gli uomini del RIS che hanno eseguito un sopralluogo per rilevare eventuali tracce biologiche o impronte che l’assassino o gli assassini potrebbero aver lasciato. I Carabinieri della Compagnia di Milazzo, al comando del capitano Ruotolo, hanno ormai ricostruito quanto accaduto la sera di giovedì. Il malvivente ha forzato con un cacciavite  una finestra che si trova sul retro e sporge su un agrumeto in stato di abbandono. Ha raggiunto il piano superiore dove Caterina Basile si stava preparando una cena frugale a base di pastina.  Il rapinatore le ha chiesto di rivelargli il nascondiglio del denaro e dei gioielli ma al rifiuto dell’anziana l’ha legata ad una sedia e le ha tappato la bocca con uno straccio per impedirle di urlare. Quindi ha messo a soqquadro l’intero appartamento senza trovare nulla. Il rapinatore è fuggito lasciando la donna imbavagliata e legata alla sedia. A scoprire il corpo ieri mattina è stato il nipote, un avvocato messinese di 52 anni che la sera precedente aveva chiamato la zia senza ricevere risposta. La stessa cosa era accaduta ieri mattina così l’uomo ha telefonato ad un vicino di casa e ha chiesto di bussare all’abitazione dell’anziana. Non avendo risposto nessuno il nipote si è precipitato da Messina, con una scala ha raggiunto il balcone al primo piano ed una volta in casa si è trovato davanti agli occhi la terribile scena. L’avvocato è stato risentito ieri sera dai Carabinieri ai quali ha confermato passo dopo passo l’intero racconto. Intanto gli investigatori, coordinati dal procuratore di Barcellona Francesco Massara, stanno lavorando per risalire all’assassino. In nottata sono state eseguite decine di perquisizioni in casa di pregiudicati della zona, sia italiani che stranieri, i cui alibi sono ora al vaglio dei Militari.

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