Ladri di cavi di rame hanno di fatto sabotato la circolazione ferroviaria sulla tratta Palermo Messina. Un furto di cavi elettrici, avvenuto nella nottata tra domenica e lunedì nell'importante nodo ferroviario rappresentato dalla tratta che si snoda tra le stazioni di Novara Montalbano Furnari e quella di Terme Vigliatore, dove continuano a convivere doppio binario esteso su viadotto e binario unico sul vecchio tracciato, ha di fatto paralizzato il traffico ferroviario per oltre 24 ore. Il furto i cavi di rame è avvenuto lungo la tratta ferroviaria in prossimità del vecchio ponte in ferro che scorre parallelo alla Strada statale 113 permettendo l'attraversamento del torrente Mazzarrà tra le frazioni San Biagio e Vigliatore, ha di fatto provocando forti ritardi per l'intera giornata. Ritardi che si protratti fino a tarda sera. L’asportazione del cavo dal vecchio ponte in ferro realizzato con travature reticolari, oltre a causare l'interruzione sulla vecchia strada ferrata a binario unico, ha mandato in tilt anche la circolazione sulla tratta servita dal doppio binario che tra gallerie e viadotti attraversa il territorio in una zona più a monte, sempre in territorio del Comune di Terme Vigliatore. I tecnici di Rete ferroviaria italiana hanno lavorato senza sosta, nonostante nel pomeriggio in tutta la zona interessata alle riparazioni si siano verificati intensi acquazzoni. Fino a tarda sera i ritardi iniziali che hanno toccato punte di un’ora anche per brevi percorsi, sono continuati, dimezzandosi rispetto alla mattinata. I tecnici di Rfi contano tuttavia di ultimare le opere di ripristino necessarie per garantire la sicurezza ferroviaria entro la nottata. Già stamani non dovrebbero verificarsi ritardi. Nessuna traccia invece dei ladri che indisturbati hanno asportato i cavi che contengono il preziosi metallo che impunemente alimenta il mercato nero. Non è la prima volta che la linea ferroviaria che attraversa il territorio compreso tra i Comune di Terme Vigliatore e Furnari viene presa di mia da ladri di rame. Ladri che già quattro anni fa hanno disattivato le linee della pubblica illuminazione di Portorosa, Oliveri e