Il premier tira dritto sulle riforme, convinto di avere i numeri per "portarle a casa" ma, dopo quanto accaduto per l'elezione di Sergio Mattarella al Quirinale è scontro tra Fi e Pd sul 'Patto del Nazareno' che gli azzurri definiscono "morto". Nel frattempo resta alta la tensione dentro Forza Italia con Raffaele Fitto che va all'attacco e ribadisce la richiesta dell'azzeramento di tutte le cariche.
"Noi andiamo avanti sulle riforme: la prossima settimana si voterà da martedì a sabato", ha detto Maria Elena Boschi. Allo stop di Forza Italia al patto del Nazareno, il ministro delle Riforme replica: "Abbiamo una maggioranza ampia alla Camera. Andiamo avanti. Se ci ripensano, siamo qui".
"Il patto del Nazareno così come lo avevamo interpretato fino ad oggi noi lo riteniamo rotto", aveva detto Giovanni Toti mentre era in corso, a Palazzo Grazioli, la riunione del comitato di presidenza. "Il cammino delle riforme il governo ha già detto con grande chiarezza che proseguirà - ha spiegato Toti - noi non ci sentiamo legati a condividere un percorso nel suo totale perché quel totale prevedeva un presupposto fondamentale che era: sulle istituzioni si sceglie insieme e dunque anche sul capo dello Stato.
"Se il patto del Nazareno è finito, meglio così. La strada delle riforme sarà più semplice. Arrivare al 2018 senza Brunetta e Berlusconi per noi è molto meglio", ha replicato in una nota Debora Serracchiani, vice segretario del Pd.
"Porteremo a casa le riforme. Gli italiani con il referendum avranno l'ultima parola. E vedremo se sceglieranno noi o chi non vuole cambiare mai". A scriverlo su Twitter oggi il presidente del Consiglio Matteo Renzi, con riferimento alla riforma costituzionale del Senato e del titolo V.
Porteremo a casa le riforme. Gli italiani con referendum avranno ultima parola. E vedremo se sceglieranno noi o chi non vuole cambiare mai
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