«Guardi che la sua pratica non è stata ancora definita. Deve avere pazienza». Sono bastate queste poche parole per far saltare i nervi a chi pazienza sostiene di averne avuta anche fin troppa. E così ieri mattina si sono vissuti momenti di tensione allo sportello Inps di via Madonna del Lume. Un utente 50enne proveniente dalle Isole Eolie e quindi già costretto a subire il disagio del trasferimento sulla terraferma, ha dato in escandescenze all’interno dei locali quando si è sentito dire che per avere la sospirata pensione di invalidità, già riconosciutagli, avrebbe dovuto ancora attendere. Erano da poco passate le 11 quando – secondo quanto ricostruito sulla base di alcune testimonianze dei presenti – l’uomo ha perso il controllo dei nervi, iniziando a mettere a soqquadro gli uffici. Sotto gli occhi dei dipendenti e degli utenti avrebbe lanciato tutto per aria quanto gli finiva a portata di mano: documenti, carpette e persino un computer. Immediatamente è stato richiesto l’intervento della guardia giurata che è riuscito a calmare l’uomo. Nel frattempo è stato richiesto anche l’intervento delle forze dell’ordine, ma all’arrivo degli agenti del commissariato di polizia, l’utente era già andato via. Chiaramente identificarlo non sarà difficile vista la pratica aperta. Già nella giornata di oggi il direttore dell’ufficio mamertino potrebbe presentare denuncia. Ai poliziotti, che hanno raccolto le prime informazioni è stato confermato che a far andare su tutte le furie l’uomo è stata la notizia del ritardo comunicata da un funzionario. Insomma, il solito intoppo burocratico tipico degli uffici pubblici del nostro Paese che spesso ignorano quali sono le esigenze dei cittadini. «Era convinto che avrebbe avuto il via libera per poter ricevere i soldi – hanno affermato alcune persone che in mattinata avevano condiviso la fila con l’eoliano – anche perché ha detto che da diversi mesi attendeva la pensione di invalidità già riconosciuta. Era stato diverse volte all’ufficio di Milazzo e ogni volta c’era un problema. L’Italia è il Paese delle complicazioni, il cittadino per avere un diritto deve patire, mentre quando ha un dovere nei confronti dello Stato non ci sono ritardi di sorta». Sulla questione è intervenuta anche l’associazione “Sos consumatori” evidenziando che non è la prima volta che all’Inps si registrano situazioni di tensione. «Prima o poi sapevamo che tutto questo sarebbe accaduto. Non vogliamo colpevolizzare nessuno ma è innegabile che gli uffici pubblici funzionano sempre peggio e alla fine a pagare come sempre sono i cittadini. All’Inps si rivolgono solitamente i più deboli, coloro che si trovano in una situazione di disagio. Occorrerebbe maggiore comprensione e disponibilità».
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