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Isole minori a corto di viveri, le Eolie rimaste senza benzina

 Difficoltà per le isole minori che dopo giorni di maltempo e senza collegamenti cominciano ad avere problemi di approvvigionamenti. A Ustica, dopo 11 giorni di isolamento si è rimediato con il trasporto via elicottero di generi alimentari e di prima necessità. Lipari e le isole minori sono senza carburante. Manca per i giorni di isolamento e perché ieri sabato e, oggi domenica, la Ngi che si occupa del trasporto di merci speciali, non svolge il suo normale servizio. Il sindaco ha chiesto alla Capitaneria di Porto di Milazzo di autorizzare, eccezionalmente, il trasporto a bordo della nave dei rifiuti "Green Lipari" dell'autobotte per carburanti. Partita da Milazzo alle 14,30, intorno alle 17 è giunta sull’isola; l’autobotte ha rifornito la ditta Saltalamacchia nell'unico impianto esistente. Difficoltà anche nelle altre isole per la mancanza oltre che di carburante per le centrali elettriche, di bombole di gas; cominciano a scarseggiare pure i generi di prima necessità. Ma i problemi, purtroppo, nei collegamenti marittimi dopo la tregua di ieri torneranno domani, lunedì. Previste infatti forti raffiche di tramontana anche a 54 nodi. A Corleone, una frana, provocata dal maltempo, ha interrotto la strada provinciale 80, in provincia di Palermo. Un muro di contenimento all’ingresso del paese ha ceduto e massi e fango si sono riversati sul manto stradale bloccando il transito delle vetture. Per diverse ore sono stati impegnati i vigili del fuoco e il personale della protezione civile. C’entra indirettamente il maltempo nell’episodio del delfino trovato morto a Punta Regilione, sugli scogli fra Pozzallo e Marina di Modica. I volontari dell'Oipa iblea, d'accordo con il Comune di Modica e l'Asp di Ragusa, hanno trasferito il cetaceo nel Centro biologico di flora e fauna, a Ragusa, dove è stato sottoposto ad autopsia al fine di indagare sulle cause della morte. L’esemplare, una femmina in età riproduttiva, un metro e 70 di lunghezza e circa 30 chilogrammi di peso, potrebbe essere giunto a riva a causa delle condizioni di forte maltempo. In attesa di dati certi, fra le ipotesi che si profilano, secondo gli stessi veterinari del centro ibleo, coordinato dal vice delegato Oipa di Ragusa, Daniele Tedeschi, che il cetaceo possa essere morto a causa dello sversamento d’idrocarburi nei fondali marini. Scarichi che potrebbero giungere, come evidenziato in un comunicato sulla pagina dell'Oipa di Ragusa, dalla piattaforma “Vega” che dista 12 miglia dalla costa iblea. Non si esclude neppure che le cause possano anche essere collegate all’eccessivo riscaldamento dei mari, alla fioritura di alghe anomale, a particolari sostanze inquinanti. 

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