Il 13 gennaio 2012 "sono in parte morto anche io". Lo ha detto Schettino al tribunale. "Sono stato accusato di mancanza di sensibilità per le vittime: cospargersi il capo di cenere è un modo per esibire i propri sentimenti", scelta "che non ho fatto. Il dolore non va esibito per strumentalizzarlo", ha aggiunto. Poi ha parlato di "momenti di dolore che ho condiviso coi naufraghi a casa mia", ma si è messo a piangere e si è interrotto. Giudici ora in camera di consiglio per la sentenza. (ANSA)
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