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Stretta antiterrorismo,
più soldati nelle strade

A un mese dagli attentati di Parigi, anche l’Italia rafforza le sue difese contro il terrorismo jihadista: diventa reato andare a combattere all’estero, aumentano i poteri di espulsione dei prefetti, si stringono le maglie sul web, più poteri agli 007, salgono a 4.850 i militari impegnati nell’operazione Strade sicure e presso la Direzione nazionale antimafia ci sarà un coordinamento delle inchieste sul terrorismo. Queste le principali misure contenute in un decreto legge approvato ieri dal Consiglio dei ministri. Il testo definitivo non è ancora disponibile; sono in corso le ultime limature e dopo andrà alla firma del capo dello Stato, Sergio Mattarella. Si tratta, ha assicurato il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, illustrando il pacchetto a Palazzo Chigi, di «nuove regole molto dure e molto serie». A partire dal contrasto ai foreign fighters, circa 5.000 in Europa ed una cinquantina censiti in Italia.   «Prima –ha sottolineato il titolare del Viminale –era reato solo il reclutare i combattenti, d’ora in poi è reato andare a combattere all’estero e le pene sono molto alte». Si va dalla reclusione da 3 a 6 anni per chi si arruola nelle organizzazioni terroristiche, sempre da 3 a 6 anni per chi supporta i combattenti, organizzando, finanziando e facendo propaganda, da 5 a 10 anni «per i “lupi solitari”, chi si autoaddestra all’uso delle armi, con aggravanti per chi lo fa via web. Maggiori poteri di espulsione poi ai prefetti nei riguardi di stranieri che si preparano a prendere parte a conflitti e ritiro del passaporto per chi è sottoposto a misure di prevenzione. Per quanto riguarda la rete, sarà istituita una black list al ministero dell’Interno dei siti internet che sostengono il terrorismo e ci sarà l’oscuramento su disposizione dell’autorità giudiziaria. Altra novità è l’introduzione di un coordinamento centrale presso la Procura nazionale antimafia per le inchieste sul terrorismo. «Non ci sarà –ha spiegato il ministro della Giustizia, Andrea Orlando – una nuova entità, ma la Procura nazionale antimafia e antiterrorismo: un soggetto in grado di avere un quadro complessivo di tutto ciò che si muove in quest’ambito». Inoltre, il decreto rafforza l’intelligence, favorendo le operazioni sotto copertura ed allargando le garanzie funzionali per gli infiltrati. Il personale dei servizi, così, potrà deporre nei processi mantenendo segreta la reale identità personale. E agli 007 sarà consentito fare –fino al 31 gennaio 2016 – colloqui con detenuti. Infine, sul fronte dei militari in campo, è stata potenziata l’operazione Strade sicure nelle principali città italiane. Gli uomini delle forze armate impegnati passeranno dagli attuali 3mila a 4.850. E nel decreto missioni approvato, ha detto il ministro della Difesa Roberta Pinotti, c’è la nuova operazione contro l’Isis, che vedrà impegnati oltre 500 militari dell’Aero - nautica. Per l’Expo, inoltre, ci saranno 600 militari a disposizione del prefetto di Milano. Il Cdm ha anche approvato il ddl delega di riforma del processo civile. «Basta con le sentenze e gli atti enciclopedici: il processo civile telematico richiede una tipizzazione degli atti e sentenze più snelle», ha detto il ministro Orlando. 

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