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Fisco, arriva l'accordo Italia-Svizzera

Italia e Svizzera hanno firmato l'accordo in materia fiscale. A siglarlo il ministro Pier Carlo Padoan e il consigliere federale Widmer Schulumps. 

La Svizzera non sara' piu' un 'paradiso fiscale'. Con l'accordo che e' stato raggiunto dopo tre anni di negoziati si sancisce infatti lo scambio di informazioni tra Italia e federazione elvetica. Ma si traccia anche la road map per risolvere altri nodi aperti da tempo con Berna, a partire dalla questione di Campione d'Italia, all'uscita della confederazione dalle blacklist.

Un accordo che per il Tesoro italiano segna un'epoca nuova nei rapporti con la federazione elvetica che permettera' "di rafforzare la cooperazione, migliorare e sviluppare in un clima costruttivo le relazioni bilaterali, in particolare quelle economiche".

Ecco i punti trattati nell'intesa tra l'Italia e la Svizzera:

SEGRETO BANCARIO: si prevede lo scambio "a richiesta" di informazioni andando a modificare l'attuale Convenzione sulla doppia imposizione Italia-Svizzera, riprendendo lo standard dell'OCSE per lo scambio di informazioni su richiesta. Il Protocollo sara' applicabile dopo l'entrata in vigore, a decorrere dalla data della firma. Il nuovo testo andra' sottoposto alla ratifica dei due parlamenti. L'intero processo avra' quindi bisogno di un anno o due per essere completato.

BLACKLIST: con l'entrata in vigore del Protocollo la Svizzera sara' rimossa dalle liste che considerano come criterio unicamente l'assenza dello scambio automatico di informazioni. Quando gli attuali regimi fiscali privilegiati svizzeri saranno aboliti o resi conformi con gli standard internazionali, saranno rimossi dalle liste italiane. Di fatto per il rimpatrio dei capitali, previsto dalla voluntary disclosure, la Svizzera gia' rientra nella White List, consentendo una maggiore convenienza alla sanatoria e quindi favorendo il successo dell'operazione. 

CAMPIONE D'ITALIA: nella road map dovrebbe essere delineata anche l'intesa politica sullo status doganale dell'enclave comasca in Svizzera, su cui pero' ancora ci sarebbero dei problemi. Le autorita' competenti proseguiranno a breve termine le discussioni finalizzate alla ricerca di soluzioni pragmatiche per singoli aspetti legati all'imposizione indiretta, mentre a piu' lungo termine verranno ricercate le soluzioni concernenti le altre questioni fiscali e non fiscali dell'enclave

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