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Ipotesi di frode fiscale, sequestrati 258mila euro

 All’indagato si contestano i reati di cui all’ art. “10 ter” del decreto legislativo 74 del 2000, perché nella qualità di amministratore e legale rappresentante della “3S srl”, non versava, entro il 27 dicembre 2012, l’Iva, dovuta per la dichiarazione annuale del 2011, per l’ammontare di 58 mila e 254 euro. Inoltre, si contesta il mancato versamento delle somme dovute per i periodi d’imposta 2010-2011, utilizzando in compensazione crediti non spettanti o inesistenti pari rispettivamente a 105 mila 591 euro per il 2010 e 94 mila 442 per il 2011, il tutto per un totale di oltre 200 mila euro. Non tutte le richieste della Procura sono state accolte. Infatti il pm Paiola aveva chiesto “il sequestro per equivalente” di 12 prestigiosi immobili.

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