Flc Cgil, Cisl Scuola e Uil Scuola proclamano lo stato di agitazione dei lavoratori del settore della formazione professionale e chiedono che si convocato un tavolo con il presidente della Regione. Per i sindacati e' "inammissibile il metodo usato dagli assessori al Lavoro e alla Formazione Caruso e Lo Bello" ed e' percio' "indispensabile ed urgente un incontro con il presidente della Regione e con i due assessori, visto il dramma sociale che tutti gli oltre 8000 lavoratori del settore stanno vivendo, per le inadempienze dell'amministrazione e per l'improvvisazione delle scelte di governo". Pronti a "ogni forma di protesta e di lotta sindacale a sostegno della vertenza", le organizzazioni di categoria di Cgil, Cisl e Uil chiedono di confrontarsi "su una precisa piattaforma con il governo regionale sugli aspetti sempre piu' drammatici della vertenza della formazione professionale per tutte le tre filiere, che ormai coinvolge un sempre piu' grande numero di lavoratori, a partire dai licenziati, da coloro che sono prossimi al licenziamento, da coloro che sono sottoposti a pesanti ritardi della retribuzione ed ad abbattimenti dell'orario. Cio' riguarda sempre di piu' -scrivono i sindacati in una nota- le stesse scelte ed atti di indirizzo del governo ed i fallimenti di molti atti amministrativi fatti oggetto di censure da parte della magistratura amministrativa, come nel caso degli enti disaccreditati e riammessi dai Tar, che, se si vuole davvero tutelare i lavoratori, dovrebbero essere messi in condizione di ripartire". Vengono sollecitate "misure straordinarie" per l'avvio dei percorsi di istruzione e formazione rivolti ai minori soggetti all'obbligo, per garantire l'offerta formativa e i lavoratori coinvolti nelle attivita' gestite dal Ciapi, e per gli ammortizzatori in deroga. (AGI) .
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