Gli ordini arrivavano con messaggi criptati che correvano su whatsapp, ma anche tramite la messaggeria di facebook. Un linguaggio studentesco dove i capitoli erano le dosi di droga, le pagine i soldi e la scrittura la qualità dello stupefacente.
La Procura per i minorenni, condividendo le indagini dei Cc di Casina, ha ottenuto dal Gip la permanenza domiciliare per un 17enne per spaccio. Una dozzina di clienti, molti minori, sono stati segnalati come assuntori alla Prefettura.