La seconda sezione della corte d'appello di Palermo ha ridotto la condanna (da 4 anni a 3 anni e 4 mesi) per l'imprenditore palermitano Agostino Li Muli, azionista di maggioranza della società "Oceania srl" (che si occupava di noleggio e vendita di apparecchi da divertimento e intrattenimento), imputato per truffa informatica ai danni dell'Erario. Condannato anche Marcello Sbeglia, che era stato assolto in primo grado. In appello ha avuto due anni. Confermata, invece, l'assoluzione per Giannettino Stella. Secondo l'accusa, con il metodo dello "schedino" (un microchip) Li Muli, avrebbe alterato 43 tra videopoker e slot machines per modificare la regolare trasmissione dei dati relativi agli introiti delle giocate ai Monopoli di Stato (il 12% dei ricavi deve essere versato all'Erario), versando all'Erario meno di quanto doveva. (ANSA)
Caricamento commenti
Commenta la notizia