I giudici della prima corte d'assise d'appello di Milano hanno depositato in Cancelleria le motivazioni della sentenza con cui lo scorso dicembre hanno condannato Alberto Stasi nel nuovo processo di secondo grado a 16 anni di carcere l'ex studente l'omicidio dell'allora sua fidanzata Chiara Poggi. L'ex studente bocconiano è stato giudicato con rito abbreviato. Da quanto si è saputo le motivazioni sono di 140 pagine.
"Alberto Stasi - sostengono si legge nelle motivazioni della Corte di assise d'appello di Milano - ha brutalmente ucciso la fidanzata che evidentemente era diventata una presenza pericolosa e scomoda, come tale da eliminare per sempre dalla sua vita di ragazzo 'perbene'.
Alberto Stasi ha parlato di sè ''come la vittima di un caso giudiziario che lo ha costretto per oltre sette anni a doversi difendere'' ma ''in realtà la sola vittima di questo processo è Chiara Poggi uccisa a 25 anni dall'uomo di cui si fidava e a cui voleva bene''. Lo si legge nelle motivazioni della Corte d'assise d'appello di Milano. (ANSA)