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«Il loro obiettivo era fermarci ora»

 Trentatrè mesi di lavoro possono sembrare tanti. Sono in realtà un soffio per chi deve amministrare. E questo Maria Teresa Collica lo sa bene. Presentatasi alla scorse elezioni con l’ambizioso progetto “Voltiamo pagina”, come spiega, era riuscita a «porre le premesse per continuare nella costruzione di una città e di una amministrazione che sia davvero di tutti». La mozione di sfiducia non ha tuttavia fermato la Collica che si è sentita in dovere di chiarire e controbattere, punto dopo punto, le accuse incontrando la cittadinanza nel partecipatissimo comizio di ieri sera in Piazza Duomo. «Le decisioni erano già state prese e a nulla sarebbe valso fare un passo indietro. Il motivo era fermare quest’amministrazione prima che i risultati fossero visibili a tutti e per loro sarebbe stato troppo tardi». Così la Collica, accusata di inesperienza politica e arroganza, dati alla mano ha dimostrato i finanziamenti ottenuti come gli 11 milioni per le imprese che hanno ripulito la città dal fango, i 6 milioni per il mercato ortofrutticolo, quelli per il ponte di Calderà, i tre milioni per le scuole. «La città sta crollando perché non è stata fatta negli anni quella manutenzione che abbiamo iniziato noi, anche per le opere appena consegnate, come gli interventi relativi alle infiltrazioni d’a cqua nell’Ex Pescheria». E ancora ha ricordato tutti i progetti che quest’a m m i n i s t r azione è stata costretta a lasciare (come il bando rifiuti che doveva entrare in funzione dal 16 marzo, il progetto esecutivo per le scuole, quello per il parco avventura e urbano e tanto altro ancora) e di cui ora non si occuperà nessuno. Alla fine la Collica esprime la sua amarezza per quei consiglieri che si sono lasciati coinvolgere da diktat esterni: «Quando le 12 firme sono diventate reali quella poltrona ha alimentato interessi». Ma l’amarezza è diventata coraggio di andare avanti, anche grazie ai tanti messaggi arrivati come quello di Rita Borsellino. Rivolgendosi alla cittadinanza ha chiesto quella fiducia che gli è stata negata. A sorpresa sono intervenuti Lina Panella e il sindaco di Messina, Renato Accorinti, che ha espresso la sua solidarietà alla Collica.

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