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Studenti scuole medie
"no a trivellazioni"

foto gazzetta del sud

Gli studenti della Scuola Media Erodoto di Corigliano Calabro (CS), e in particolare gli alunni della classe 2a F, insieme ai loro   insegnanti, dicono no alle  trivellazioni previste nel Mar Jonio " dannose - affermano- per la nostra salute e per la  Calabria." Le trivellazioni, così come afferma la TRIV, sono delle opere fortemente deturpanti per il territorio, che non portano un gran benessere economico (anche perché nel nostro mare la qualità e la quantità del petrolio è scarsa) in realtà, invece, rovinano l’ambiente di tutti (sia terrestre che marino). Le trivellazioni nel nostro mare rappresentano una grave minaccia per la flora e la fauna. Oggi, nel mare italiano sono attive già 9 piattaforme per un totale di 76 pozzi petroliferi. Inoltre, nelle zone più colpite da terremoti pare che ci sia una certa corrispondenza con le zone sottoposte a trivellazioni petrolifere. Le trivellazioni hanno dato vita alla <guerra del secolo>, una storia che avanza venendo a bussare alle nostre porte in attesa che rispondano ”servi”. La storia delle trivellazioni è la storia delle multinazionali e dei loro interessi finanziari contro gli interessi, invece, di intere città che desidererebbero godere delle loro risorse. Il Mar Jonio ospita molte specie marine che se subissero le trivellazioni si decimerebbero a causa dei fanghi e dei gas nocivi, che potrebbero fuoriuscire dal pozzo durante lo scambio delle pompe, gas che finirebbero nelle falde acquifere, inquinando e distruggendo anche il territorio in cui viviamo. Noi alunni vogliamo protestare contro tutto questo, perché per noi e per tutti i cittadini opporsi alle trivellazioni è un obbligo morale, non vogliamo che centinaia di pesci morti si riversassero sulle nostre coste, vogliamo poter andare al mare e poter farci il bagno senza uscire ricoperti di petrolio. Il nostro Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, così come molti politici del mondo, ha rilasciato contratti per avviare le trivellazioni, perché multinazionali come la Shell o l’ENI, garantiscono altissimi guadagni che poi si riducono di molto! Noi protestiamo perché vogliamo farci sentire,vogliamo sensibilizzare tutti ed evidenziare che il Presidente del Consiglio ignora le opposizioni dei Comuni e delle autorità regionali dei territori che vuole sottoporre alle trivellazioni, pur conoscendo bene le conseguenze e i danni che provocherebbero al nostro ambiente. Non vogliamo che rovinino il nostro futuro togliendo risorse fondamentali al nostro paese come la pesca e il turismo. Non solo noi protestiamo per far sì che non avvengano le trivellazioni, ma sosteniamo tante organizzazioni, tra cui Greenpeace, che proteggono l’ambiente mettendo a repentaglio la vita di chi vi lavora. Noi ragazzi insieme a tutta la cittadina coriglianese, col consenso del nostro sindaco Giuseppe Geraci, protesteremo nelle nostre piazze per tentare di porre fine a questo atto irresponsabile che minaccia la nostra terra. Ringraziamo, innanzitutto, il quotidiano che ha reso possibile far sentire le nostre ragioni attraverso la pubblicazione del nostro articolo, nonché la nostra Dirigente Scolastica Susanna Capalbo, la quale da sempre combatte a favore del sociale e dà la possibilità a noi ragazzi di esprimere le nostre opinioni con iniziative che vogliono difendere il nostro ”azzurro” mare di Calabria.

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