Solo la scelta di visitare il quartiere antico di Tunisi ha evitato a una famiglia di Capo d’Orlando e ad una coppia di amici di Brolo di non essere coinvolti nell’attacco terroristico al museo Bardo di Tunisi. «Abbiamo appreso dell’attacco solo da una comunicazione del comandante della Costa Fascinosa, intorno alle 14, altrimenti non ci saremmo accorti di nulla». Così commenta telefonicamente la tragica vicenda, Andrea Lipari, il bancario ed ex consigliere comunale di Capo d’Orlando, in viaggio di piacere nel Mediterraneo con la moglie e i due figli e giunti ieri mattina a Tunisi con la Costa Fascinosa. .
Tra questi una famiglia di quattro persone di Barcellona Pozzo di Gotto, marito, moglie e due figli minori, che martedì pomeriggio – come spiega Salvatore Miano, titolare della “Mianotour” di Barcellona – avevano raggiunto Palermo con un pullman partito da Messina – messo a disposizione dalla Costa – che tra le 14 e le 15 ha fatto tappa davanti alla stazione ferroviaria di Barcellona Pozzo di Gotto. Qui a bordo sono state censite 12, persone che a quanto pare sono tutte salve. Salvi anche i familiari di Antonino “Nino”Gitto, un giovane di Torregrotta, che lavora come animatore sulla stessa nave “Costa Fascinosa” ancorata nel porto di Tunisi, sposato tra l’altro proprio a Tunisi, che ieri festeggiava il compleanno, tanto da aver invitato in crociera i suoi genitori che avevano raggiunto il porto di Palermo in autobus per ricongiungersi con il figlio che da anni lavora sulle navi della Costa. A rassicurare i familiari rimasti a Torregrotta e gli amici che ieri gli avevano inviato messaggi di auguri per il suo compleanno, è stato lo stesso animatore verso le 19, quando sul suo profilo Facebook ha scritto un messaggio “tranquillo” esordendo con un «buon pomeriggio da Tuinisi», seguito dall’annuncio che tutti aspettavano: «Volevo fare sapere a tutti che io con Nawel (sua moglie) il piccolo Francesco, mamma e papà, stiamo bene e aspettiamo solo di ripartire».