In Grecia le farmacie sono di nuovo a corto di medicinali di base, come riferisce il quotidiano Kathimerini, in quanto i rivenditori all'ingrosso sembrano aver adottato una stretta sulle forniture che ha provocato scarsità degli antidolorifici più diffusi e di farmaci anti-infiammatori, come pure di antibiotici, insulina e vaccini. A lanciare l'allarme è il capo dell'Associazione dei Farmacisti greci, Constantinos Lourandos, secondo cui il problema è causato dal fatto che i produttori diffidano dei grossisti che farebbero vero e proprio aggiotaggio rivendendo i carichi di medicinali a prezzi maggiorati in altri Paesi invece di rifornire il mercato locale. "Alcune società ci costringono ad acquistare altri medicinali insieme a quelli di cui abbiamo bisogno altrimenti non accettano le nostre ordinazioni", ha detto Lorandos a Kathimerini. Nel 2009, secondo i dati raccolti dall'associazione, il valore delle cosiddette esportazioni 'parallele' ammontava a 1,4 miliardi di euro ma lo scorso anno è crollato a 310 milioni di euro. Lourandos ha anche detto che i farmacisti tendono sempre più a rivolgersi ai colleghi alla ricerca di farmaci richiesti dai loro clienti e hanno creato reti di scambio e una pagina Facebook su cui pubblicizzano le loro esigenze. "Vi sono molte carenze di medicine e stanno aumentando. Ho bisogno di 70-80 unità di anticoagulanti ogni mese e di rado ne vedo più di 30", ha detto a Kathimerini un farmacista ateniese che ha chiesto l'anonimato.
Il primo ministro greco Alexis Tsipras arriva oggi a Berlino per cruciali colloqui con la cancelliera tedesca Angela Merkel mentre ad Atene crescono le preoccupazioni sul calo delle riserve di liquidità della Grecia ed i funzionari del governo si stanno affrettando a dare gli ultimi ritocchi ad un elenco di riforme dettagliate in linea con le richieste dei creditori internazionali del Paese.
In una dichiarazione resa al quotidiano Kathimerini, Tsipras ha detto che l'incontro - su cui è puntata oggi l'attenzione di tutti i media ellenici - sarà un'occasione per i due leader di parlare senza pressioni. I colloqui "non devono essere sottoposti a pressione da parte dei negoziati", ha detto il premier. "E questo è molto importante perché entrambi potremo discutere sia delle questioni rilevanti che pesano sull'Europa sia del miglioramento delle relazioni bilaterali tra i nostri due Paesi".
Tsipras ha inoltre evidenziato come l'incontro odierno rappresenti una "opportunità unica di perseguire cambiamenti che i governi precedenti non hanno avuto il coraggio di tentare, sia perché sono stati soggetti a potenti interessi sia perché non hanno avuto il sostegno popolare". Nonostante il tono ottimista di Tsipras, nota però Kathimerini, la sfida che oggi egli deve affrontare è dura ed ha molte sfaccettature. Prima di tutto, nonostante le sue rassicurazioni sul fatto che la Grecia onorerà tutti i propri obblighi, lo Stato è a corto di soldi. Atene ha bisogno di circa 1,5 miliardi di euro per far fronte ai propri obblighi per marzo e due miliardi di euro per aprile. Alcune fonti hanno indicato che i responsabili del governo hanno trovato un modo di coprire gli obblighi di questa settimana, ma ancora non è chiaro quello che succederà dopo.
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