Domenica 28 Aprile 2024

Il copilota si è schiantato di proposito fra le urla dei passeggeri

Si è schiantato di proposito, provocando una carneficina. Il copilota dell'Airbus Gernanbwings, un tedesco di 28 anni, si era barricato all'interno della cabina con l'intenzione di "distruggere l'aereo". E il comandante ha cercato invano di sfondare la porta per scongiurare il disastro tra le urla dei passeggeri. E' il racconto scioccante della prima scatola nera dell'airbus del Germanwings ritrovata, rivelato a Marsiglia il procuratore. Prima il copilota Andreas Lubitz ed il comandante chiacchieravano. Poi il comandante è uscito fuori dalla cabina ma al ritorno ha trovato trova la porta sbarrata ed ha cercato di aprirla. Il resto è sotto gli occhi del mondo: lo schianto dell'aereo sulle Alpi, con 150 persone a bordo, che si sono accorte all'ultimo momento di quello che stava succedendo e si sono messe a urlare. Vittime in un dramma che pian piano sta trovando delle spiegazioni. I passeggeri si sono accorti all'ultimo momento di quello che stava succedendo e si sono messi a urlare.

Andreas Lubitz, 28 anni ed originario di Montabaur (Renania-Palatinato), era di nazionalità tedesca ed aveva superato brillantemente tutti i test medici e psicologici. Aveva iniziato a volare con la compagnia Lufthansa dal settembre del 2013 e aveva 630 ore di volo. "Non è possibile escludere che casi come questo possano accadere, anche con tutte le misure di sicurezza del mondo", ha detto Carsten Spohr, amministratore delegato di Lufthansa. Lubitz ha iniziato l'addestramento nel 2008 e sei anni fa l'ha interrotto per un periodo piuttosto lungo. Il capitano, invece, aveva più di 6mila ore di volo ed era pilota della Germanwings dal maggio 2014. In precedenza aveva lavorato per la Lufthansa e per Condor.

Lubitz "non era segnalato come possibile terrorista". Alla richiesta di quale origine etnica fosse l'uomo, il procuratore non ha saputo rispondere, escludendo per il momento la pista terroristica.

 "L'aereo - ha spiegato il Procuratore - era azionato con il comando automatico. Il comandante aveva detto al pilota: 'Ti lascio il comando' ed è andato in bagno. Poi il copilota ha bloccato l'accesso alla cabina e si è rifiutato di aprire. Ai comandi dell'aereo c'era quindi il copilota e, stando ai dati recuperati dalla scatola nera, era vivo al momento dell'impatto. E' dunque "rimasto solo" in cabina ed ha "attivato i bottoni per azionare la discesa dell'aeroplano"

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