Lunedì 18 Novembre 2024

Il Papa: pace in un mondo
in mano ai trafficanti di armi

Il Papa, celebrando la messa del giorno di Pasqua in una Piazza San Pietro gremita di fedeli nonostante la pioggia incessante, ha chiesto pace nel mondo e fine dei troppi conflitti in corso, in un mondo in mano ''ai trafficanti di armi'''. Il Papa implora "il dono della pace per Nigeria, Sud-Sudan e per varie regioni del Sudan e della Repubblica Democratica del Congo. Una preghiera incessante salga da tutti gli uomini di buona volontà per coloro che hanno perso la vita - penso in particolare giovani uccisi giovedì" a Garissa, in Kenya, per i rapiti e i profughi.

"Pace per la amata Siria e per l'Iraq, perché cessi il fragore delle armi e si ristabilisca la buona convivenza tra i diversi gruppi che compongono questi amati Paesi. La comunità internazionale non rimanga inerte", e chiede pace per la Terrasanta e per l'incontro tra israeliani e palestinesi".

"Il mondo propone di imporsi a tutti i costi, di competere, di farsi valere...Ma i cristiani - ha detto il Papa nel messaggio pasquale Urbi et Orbi - sono il germoglio di un'altra umanità, nella quale cerchiamo di vivere al servizio gli uni degli altri, e non essere arroganti, ma disponibili e rispettosi". "Questa non è debolezza, ma vera forza", viene da Dio, "che non ha bisogno di usare violenza, ma parla e agisce con la forza della verità, della bellezza e dell'amore".

Il Papa ha chiesto pace anche "per la Libia, affinché si fermi l'assurdo spargimento di sangue in corso e ogni barbara violenza, e quanti hanno a cuore la sorte del Paese si adoperino a favorire la riconciliazione e per edificare una società fraterna che rispetti la dignità della persona". E in Yemen "prevalga volontà di pacificazione".

"Con speranza - ha detto il Papa - affidiamo al Signore che è tanto misericordioso l'intesa raggiunta in questi giorni a Losanna, affinché sia un passo definitivo verso un mondo più sicuro e fraterno".

"E pace chiediamo - ha concluso -  per questo mondo sottomesso ai trafficanti di armi, che guadagnano con il sangue degli uomini e delle donne". Buona Pasqua a tutti, grazie per la vostra presenza, preghiera e entusiasmo, in una giornata tanto bella, e tanto brutta per la pioggia". Così il Papa, dopo la benedizione pasquale e dopo aver ascoltato gli inni suonati dalle bande vaticana e dei Carabinieri, si è congedato dai fedeli in piazza che hanno resistito a una giornata più che inclemente. Secondo gli organizzatori alla fine erano rimasti in più di cinquantamila.

"Grazie - aveva anche detto papa Bergoglio - per la vostra presenza, per la vostra preghiera e per l'entusiasmo della vostra fede. Un pensiero speciale e riconoscente per il dono dei fiori, che anche quest'anno provengono dai Paesi Bassi. Buona Pasqua a tutti!". Le decorazioni floreali hanno patito per la pioggia battente per ore, e mentre quelle a cespuglio hanno resistito, le piante fiorite sono patite e grondanti acqua, questo in piazza, mentre sulla Loggia delle Benedizioni le decorazioni erano ancora in uno stato decisamente buono.

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