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Camion contro guard rail: operaio ghanese dilaniato dalle lamiere

 Probabilmente non si sarà nemmeno accorto di nulla, o almeno, ci auguriamo davvero sia stato così. Era appoggiato allo sportello, forse si era appisolato, quando è stato letteralmente strappato via dall’abitacolo del camion sul quale viaggiava, impigliato nel guard rail e dilaniato dopo cento metri di trascinamento. Una morte atroce, orribile, per il cinquantenne ghanese George Sarfo. Lavorava per una ditta di mangimi di Palermo, la Bioroman, aveva da poco completato il giro messinese e stava facendo rientro alla base di Termini Imerese. Alla guida del mezzo un collega palermitano. Intorno alle 18.30, giunto all’altezza del viadotto Chiappe, sulla Messina-Palermo, in territorio di Caronia, l’uomo ha perso il controllo del mezzo. Il primo violento impatto sulla destra contro le barriere di protezione, quindi un lungo trascinamento sul guard rail fino a fermarsi un centinaio di metri più avanti. Quando si è voltato, però, l’autista si è accorto che George non era più al suo fianco. La parte anteriore destra del camion era letteralmente sventrata. Terrificante la scena che gli si è presentata davanti. Il corpo dell’uomo era dilaniato, appeso ed infilzato sulle barriere di protezione. Lungo il tragitto e giù dal viadotto brandelli di carrozzeria e resti del corpo del povero George. La dinamica dell’incidente autonomo è ancora tutta da chiarire. L’autista ha raccontato di aver sentito improvvisamente il camion scappargli via di mano, sospetta possa essere esploso un pneumatico. Per tutta la sera gli agenti della Polizia stradale di Sant’Agata Militello, chiamati ad una giornata di incredibile e drammatico lavoro (erano intervenuti in mattinata anche nell’altro incidente mortale di Patti – pag. 32), hanno eseguito i rilievi del caso. Un’ambulanza del 118 ha soccorso l’autista palermitano, illeso ma chiaramente in stato di profondo shock. Per lui i medici hanno optato per il trasferimento precauzionale all’ospedale. Sul posto anche gli uomini del soccorso stradale, tecnici ed ausiliari del Cas. Il corpo di George Sarfo, su disposizione del magistrato di turno, dottoressa Milia, è stato ricomposto e trasferito nella sala mortuaria dell’ospedale di Sant’Agata per il verbale del medico legale e la riconsegna alla famiglia.

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