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Il pilone andrà rimosso, i lavori potrebbero durare anni

Il pilone dell'autostrada Palermo-Catania investito da una frana dovrà essere rimosso; i lavori potrebbero durare anni. E' l'indicazione venuta dal sopralluogo dei tecnici all'altezza del viadotto Himera, chiuso in entrambi i sensi di marcia. Il pilone si è spezzato alla base e, inclinandosi, si è adagiato sull'altra campata. La rimozione della struttura è perciò giudicata una misura preliminare per ricostituire le condizioni di sicurezza e riaprire il traffico su una sola carreggiata.

"Il cedimento sull'autostrada Palermo-Catania causato da una frana è un drammatico campanello d'allarme. Il dissesto idrogeologico nell'Isola rischia di avere conseguenze catastrofiche non solo per la sicurezza dei cittadini ma anche per l'economia siciliana colpita nella logistica delle merci e nella mobilità delle persone". Lo afferma il presidente della bicamerale per le questioni regionali Gianpiero D'Alia. "E' inaudito - sottolinea - che, nonostante un'indagine geologica, dopo 10 anni nessuno sia intervenuto per evitare che il movimento franoso investisse i piloni dell'A19. E' necessario individuare eventuali responsabilità". "Bene ha fatto l'assessore Pizzo a chiedere al governo nazionale lo stato d'emergenza.- dice - Non possiamo permettere che insieme ai nostri territori franino le nostre infrastrutture e di conseguenza l'intera economia siciliana".

Del cedimento del viadotto sull'autostrada Palermo-Catania, avvenuto ieri, si occuperà pure la commissione trasporti della Camera. "Lunedì stesso - spiega Magda Culotta, deputato del Pd e componente dell'organismo parlamentare - porterò il caso all'esame della commissione di cui faccio parte e di quella competente in materia di opere pubbliche, sottoponendo ai colleghi anche la disastrosa situazione in cui versano le strade provinciali. Da mesi denunciamo infatti lo stato di abbandono di buona parte delle arterie che collegano tra loro i comuni e che, oggi più che mai, diventano indispensabili anche come percorsi alternativi". Secondo le previsioni dei tecnici saranno necessari alcuni anni per ripristinare il tratto autostradale interessato dalla frana. "Contestualmente all'accertamento delle responsabilità - prosegue Magda Culotta - è necessario lavorare sul miglioramento della viabilità alternativa e sul ripristino delle numerose strade provinciali che oggi versano in totale stato di abbandono. Non si può tagliare in due la Sicilia, penalizzando un sistema economico già fortemente compromesso. Il governo nazionale e quello regionale devono lavorare insieme per superare questa emergenza, trasformando un momento critico nell'occasione per una seria riflessione sulla viabilità nell'Isola. Anche cercando e trovando fondi straordinari". 

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