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Strage in tribunale, domani funerali di Stato

Funerali di stato domani pomeriggio per le vittime della strage del tribunale di Milano. Oggi il Consiglio dei ministri si è riunito in una seduta lampo per deliberarlo. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, parteciperà ai funerali. "Quello che è accaduto a Milano ci lascia attoniti e ci chiama ad un impegno più deciso contro la proliferazione di armi e per la difesa della strutture giudiziarie per le quali bisogna immaginare il passaggio della sicurezza in carico allo Stato". Così Matteo Renzi all'inaugurazione dell'anno accademico della Scuola unica dell'intelligence.

Intanto è tensione a Napoli per le nuove misure di sicurezza dopo la tragedia del palazzo di giustizia di Milano che rallentano l'accesso al tribunale. Un gruppo di avvocati ha prima bloccato via Grimaldi, dove vi è uno dei tre accessi al Palazzo di Giustizia, dopo di che ha tentato di sfondare il varco d'ingresso protetto da una vetrata. Un vetro è stato infranto e due agenti della polizia penitenziaria sono rimasti feriti e sono stati medicati in ospedale.

Ieri, si è avvalso della facoltà di non rispondere Claudio Giardiello, l'imprenditore che giovedì ha ucciso 3 persone in Tribunale a Milano. Lo ha spiegato l'avvocato Nadia Savoca la quale ha parlato di "stato confusionale" in cui verserebbe il suo assistito. "Cosa volete che vi dica se mi hanno visto...è troppo lunga da raccontare. Vi racconterò tutte le ingiustizie che ho subìto". Sono le parole con cui Claudio Giardiello ha motivato la sua decisione di avvalersi della facoltà di non rispondere prima dell'interrogatorio. 

L'avvocato Savoca ha spiegato che, dopo gli accertamenti medici (non perizia) a cui è stato sottoposto Giardiello, gli specialisti hanno stabilito che "è cessato il legittimo impedimento" che aveva impedito all'imprenditore di rispondere alle domande dell'interrogatorio di garanzia sabato scorso. Una volta cessato l'impedimento , quindi, Giardiello ha deciso di avvalersi della facoltà di non rispondere. L'avvocato non è voluto scendere nel dettaglio delle condizioni del suo assistito spiegando che Giardiello si trova "in stato confusionale".

Per lo psichiatra del carcere di Monza, Giardiello è "totalmente capace di partecipare" alle fasi processuali. E' anche per questo che il gip di Monza, Patrizia Gallucci, non ha accolto un'istanza del suo difensore che puntava ad ottenere una perizia sulla capacità di Giardiello di essere sottoposto all'interrogatorio di garanzia. Dagli accertamenti, dopo il malore avuto sabato, è emerso che l'uomo ha avuto un mancamento temporaneo ma non presenta patologie.

Giardiello, durante l'udienza di convalida dell'arresto, aveva avuto un malore e, pertanto, non aveva reso l'interrogatorio. Il gip aveva comunque convalidato l'arresto, emettendo un'ordinanza di custodia cautelare in carcere per omicidio plurimo premeditato, tentato omicidio e porto abusivo d'arma.

Per Giardiello il gip monzese Patrizia Gallucci aveva convalidato l'arresto in 'quasi flagranza' di reato ma senza interrogatorio di garanzia. Le accuse contestate all'uomo sono omicidio plurimo aggravato, tentato omicidio e porto abusivo di arma.

L'uomo, che da tre giorni è in cella sorvegliato a vista, mentre si trovava nella sala colloqui "giudici-avvocati" è svenuto. Quando poco dopo si è ripreso era in stato confusionale e non riconosceva nemmeno il suo difensore, l'avvocato Nadia Savoca. Nonostante gli accertamenti clinici cui è stato immediatamente sottoposto non abbiano evidenziato nulla di particolare e nonostante il suo legale abbia per due ore tentato di farlo ragionare, non c'è stato nulla da fare: alla fine è stato riaccompagnato in cella e, salvo altri inconvenienti, l'interrogatorio rimandato a domani. Dopo di che il gip dovrebbe depositare formalmente un'istanza (attualmente non è ancora agli atti) con cui chiedere nuovi esami medici, anche e soprattutto psichiatrici, per capire se le sue condizioni siano compatibili con il carcere e se, quello di ieri così come quello di giovedì scorso subito dopo l'arresto, sia stato un malore reale o una simulazione. Simulazione, questo è il sospetto, che rientrerebbe in un piano ben preciso: il tentativo di ottenere la dichiarazione di infermità mentale con l'obiettivo di uscire dal carcere e arrivare a un trattamento e a una pena più mite.

Colle, solidarietà a tutte le vittime - Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in seguito alla tragedia di Milano ha espresso la sua solidarietà non solo alla magistratura, ma anche "ai familiari dell'avvocato Claris Appiani e a quelli dell'altra vittima Giorgio Erba", "non vi è stata pertanto nessuna omissione". E' quanto si precisa in una nota del Quirinale.

"Grazie che mi avete fermato - ha detto Giardiello ai carabinieri dopo l'arresto - avete fatto bene, avrei ucciso ancora e poi mi sarei suicidato". Quando è stato bloccato il killer aveva nella pistola il colpo in canna.

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