L'Italicum, la riforma della legge elettorale fortemente voluta dal premier Matteo Renzi è legge. La Camera ha approvato, con un voto a scutinio segreto il provvedimento con 334 sì e 61 no. Le opposizioni unite sono uscite dall'Aula al momento del voto. Diversi esponenti della minoranza Pd hanno votato no.
Un applauso di pochi secondi partito dai banchi del Pd ha salutato l'approvazione dell'Italicum da parte della Camera. I deputati sono quindi defluiti dall'Aula con molti tra quelli della maggioranza che sono andati a baciare il ministro per le riforme Maria Elena Boschi, a partire dai ministri Angelino Alfano e Roberta Pinotti e diversi sottosegretari.
"Il dissenso è stato abbastanza ampio. Ora cosa fatta capo A...ma il dato politico sia sull'approvazione della legge sia sulle dimensioni del dissenso è non poco rilevante". Così Pier Luigi Bersani dopo il voto finale sull'Italicum alla Camera.
"Abbiamo approvato una buona legge che dà stabilità, rappresentanza e anche le preferenze". Così il ministro dell'INterno Angelino Alfano commenta il via libera all'Italicum. All'osservazione che ci sono stati 61 voti contrari, Alfano rileva che "il numero è altamente sopra" la maggioranza.
"Ho votato no all'italicum. Che amarezza la Camera mezza vuota. Così la sfida del Pd al Paese è più debole. Non più forte. #occasionepersa": così Roberto Speranza su twitter.
Lo scrutinio segreto sul voto finale all'Italicum è stato chiesto da Fi, Lega e Fdi. Lo ha annunciato in Aula la presidente della Camera Laura Boldrini prima del voto stesso.
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