Entrambi i riti saranno officiati nella chiesa di san Rocco ad Alì Terme. Dopo tutti i rilievi effettuati, le salme di Andrea e Stefania sono state restituite alle rispettive famiglie nella giornata di ieri. Si prevede, in entrambe le occasioni, una nutrita partecipazione. Non solo ad Alì, ma anche nei centri vicini della zona ionica, i due ragazzi erano molto conosciuti e l’episodio che si è verificato ieri l’altro ha destato stupore e profonda commozione. Molti gli amici dei due che si sono recati nell’area di sosta di Roccalumera dove i corpi privi di vita sono stati trovati all’interno delle rispettive auto con le quali Andrea Tringali e Stefania Urdì si erano recati all’appuntamento che evidentemente si erano dati. Si erano visti probabilmente intorno alle 13, ma la macabra scoperta, l’ha fatta due ore dopo un parente della ragazza che forse era venuto a conoscenza del fatto che si sarebbe incontrata con il suo ex. E’ stato lui a chiamare le forze dell’ordine che i pochi minuti sono giunti sul posto. Per tutto il pomeriggio di giovedì gli uomini del Ris di Messina hanno effettuato i rilievi, poi, in serata, le salme su ordine del sostituto procuratore di Messina Antonio Carchietti, sono state trasferite all’obitorio dell’ospedale Papardo. Qui è stato eseguito ieri l’esame esterno prima che i corpi venissero restituiti alle rispettive famiglie. Due i colpi andati a segno dei quattro che sono stati sparati dalla pistola impugnata dal 33enne Andrea Tringali. Il primo, sparato da distanza ravvicinata, ha raggiunto la 21enne che si trovava all’interno della sua auto che i carabinieri al loro arrivo hanno trovato ancora col motore acceso. Il secondo colpo Tringali se lo è sparato alla tempia per togliersi la vita. Gli altri due, si presume siano partiti una volta che la mano prima di controllo lasciava cadere la pistola. L’arma è stata ritrovata tra il sedile e la leva del cambio della lancia Lybra con la quale Tringali si era presentato al drammatico, ultimo, appuntamento con Stefania.