Sabato 21 Dicembre 2024

I camionisti annunciano
il fermo dei tir

Palermo, 11 mag. - Gli autotrasportatori siciliani dell'Aias, l'associazione guidata dal catanese Giuseppe Richichi, annuncia un fermo dei Tir dalla mezzanotte del 25 alla stessa ore del 29, realizzando dei 'punti di sensibilizzazione' presso i porti e i maggiori snodi di viabilita' siciliana. Contestata dai protagonisti dei blocchi che in passato hanno messo in ginocchio l'Isola, "l'inadeguatezza del sistema viario", aggravata dal crollo del viadotto Himera della Palermo-Catania, "colpo mortale all'economia siciliana" e dimostrazione "dell'incapacita' della classe dirigente locale". Un'emergenza, spiega l'Aias in una lettera inviata, tra gli altri, ai ministri alle Infrastrutture e all'Interno, nonche' ai prefetti siciliani, che va a sovrapporsi "ad altri problemi irrisolti, ad altri ostacoli sul percorso di chi lavora in Sicilia e che ora non possono piu' essere rimandati. Quella siciliana e' una situazione non piu' sostenibile che richiede un urgente intervento da parte del nuovo ministro ai Trasporti e alle Infrastruttore Graziano Delrio e da tutte le istituzioni coinvolte". Tra le richieste formulate al ministro Graziano Delrio, spiega l'Aias, "misure urgenti ben precise", a partire dall'immediata convocazione del tavolo per i problemi del trasporto siciliano per proseguire con l'esonero di ogni forma di pagamento per gli operatori "che sono costretti a percorrere tratti che prevedono qualsiasi forma di pedaggio"; l'intervento della Regione e del ninistero per l'abbattimento dei costi per l'utilizzo delle tratte marittime; l'esonero dai divieti di circolazione vigenti per le operazioni di trasporto necessarie a far giungere i prodotti nel resto del Paese; l'eliminazione dei divieti su strade regionali e comunali. "Ad oggi - conclude l'associazione dei padroncini siciliani - le misure richieste non hanno trovato riscontro presso le istituzioni". Pertanto, "la categoria degli autotrasportatori intende manifestare il proprio disappunto ed intende indire un fermo in Sicilia", per ottenere dal governo "un urgente intervento che eviti all'economia siciliana, che per responsabilita' non certo attribuibili agli operatori vive in condizioni di scarsa competitivita', di collassare definitivamente". (AGI)

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