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Il sorriso di Stefania risplenderà in eterno

 «Non abbiamo sentimenti di vendetta e di odio», lo ha detto ieri mattina durante il rito funebre uno degli zii di Stefania Ardì. Un semplice messaggio che però non è passato inosservato. Non meno di mille persone hanno partecipato, nella chiesa di S. Rocco, ai funerali di Stefania, la 20enne uccisa con un colpo di pistola giovedì scorso a Roccalumera dall'ex fidanzato, il 32enne Andrea Tringali, che non si era rassegnato all'idea che lo avesse lasciato per un altro ragazzo. Tringali le ha tolto la vita con un colpo di pistola alla nuca, per poi suicidarsi sparandosi alla testa con la stessa arma. I due si erano dati appuntamento nella zona artigianale di Roccalumera per un chiarimento e quando Tringali ha capito di aver perso per sempre Stefania non ha esitato a mettere in atto il suo folle gesto. Di colore bianco la bara di Stefania, così come i cestini di fiori e le ghirlande di familiari e amici, a simboleggiare giovinezza, innocenza, e vita finita troppo presto. I genitori della povera Stefania sono rimasti senza lacrime e con il cuore e la mente lacerati da un dolore straziante, senza confini. Per tutta la durata del rito, celebrato dal parroco don Vincenzo D'Arrigo, non hanno mai distolto lo sguardo dalla bara adagiata al centro della navata centrale, a ridosso dell'altare. E con un filo di voce hanno ripetutamente invocato il nome della figlia. E che la tensione emotiva fosse al culmine, complice anche il caldo e la ressa, due amiche di Stefania, hanno accusato lievi malori e in loro soccorso è intervenuta un'ambulanza.

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