Ecco la clamorosa novità che emerge tra le pieghe dell’indagine sulla tragedia del 7 maggio. Sarebbero infatti due i colpi esplosi, a quanto pare da una Beretta Billennium calibro 9x21, dal 32enne Andrea Tringali. Un’arma regolarmente detenuta dal padre che l’omicida s’è portato appresso evidentemente con una precisa rappresentazione futura dei fatti, l’equivalente della premeditazione sul piano processuale.
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