«Gli uffici comunali hanno avviato uno studio sui costi dei servizi relativo al Teatro Antico per istituire un ticket anche sugli spettacoli». Lo ha reso noto l’assessore alle Finanze, Antonio Lo Monaco, che così dà seguito a quanto annunciato nei giorni scorsi. Si va avanti, dunque, per “quantificare” una sorta di “tesoretto” destinato a far sì che le spese derivanti dall’accoglienza dei tanti visitatori nel monumento non gravi poi sul bilancio comunale. Nello specifico si parla cioè del considerevole flusso di spettatori che nei mesi estivi va agli spettacoli organizzati dai privati. Non è un mistero che gli spettacoli nel sito archeologico al momento portano nelle casse del Comune solo spese e nessun introito. Tutto si compie e finisce nell’arco delle circa due-tre ore serali dello spettacolo e anche gli operatori economici spesso si lamentano. Chi va al Teatro Antico, per la serata, non ha neanche il tempo di effettuare il “d opo spettacolo” e cioè andarsi a mangiare, magari, il panino in qualche ritrovo. Il risultato economico, secondo questa tesi, è col segno positivo solo per gli imprenditori, mentre le spese dei servizi annessi sono tutti a carico del Comune, dalla pulizia della città alla viabilità. Performance teatrali, lirica e concreti di classica, sono frequentati invece da una tipologia di spettatori che hanno per lo più caratteristiche diverse, ad esempio, da quelli di un concerto rock che invece sono tipicamente definibili da “mordi e fuggi”.