Un regolamento di conti negli ambienti dello spaccio di droga. E’ la chiave di lettura dalla quale sono partiti i Carabinieri nelle indagini sul ferimento di Filippo Torre, sorvegliato speciale barcellonese di 48 anni, gambizzato ieri sera con due colpi di pistola.
Un avvertimento in pieno regola, quello compiuto da due persone a bordo di uno scooter che dovevano solo ferire il 48enne e inviargli un chiaro messaggio che ora i Carabinieri stanno cercando di decriptare.
L’agguato è scattato poco dopo le 18,30. Torre era seduto su una panchina davanti alla sua abitazione di Fondaco Nuovo. Il figlio Salvatore, 25 anni era in macchina che ascoltava musica. Improvvisamente risono avvicinati due giovani su uno scooter Honda SH privo di targa. Quello seduto sul sedile posteriore ha estratto la pistola ed ha sparato tre volte. Due colpi hanno raggiunto al polpaccio sinistro Filippo Torre che, intuito il pericolo, aveva tentato di fuggire. I due giovani, che indossavano caschi da motociclisti, si sono poi allontanati mentre il figlio del sorvegliato speciale ha tentato inutilmente d’inseguirli a piedi. Torre è stato dapprima trasportato all’ospedale Cutroni Zodda e successivamente al Fogliani di Milazzo dove i medici gli hanno riscontrato la frattura del perone e lo hanno giudicato guaribile in trenta giorni, Sentito dai Carabinieri l’uomo ha chiaramente detto di non sapersi spiegare le ragioni del ferimento ma per gli investigatori all’origine potrebbe esserci uno sgarro negli ambienti dello spaccio di droga. Per questo reato l’uomo era stato già arrestato nel maggio dell’anno scorso e nel marzo 2011.
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