E' stato dichiarato lo stato di emergenza nella contea di Santa Barbara, dopo la fuoriuscita di petrolio da un oleodotto della Plains All American Pipeline Lp. La perdita di greggio e' ufficialmente di 80 mila litri ma la stessa societa' che gestisce l'oleodotto ammette che lo scenario potrebbe essere ben peggiore: circa 400 mila litri riversati nell'Oceano Pacifico. La marea nera ha inquinato le spiagge di Santa Barbara e del Refugio State Beach. Le foto mostrano le coste imbrattate di liquido nero, gli animali, soprattutto pellicani, ricoperti di petrolio, ma anche le centinaia di secchi riempiti di greggio recuperato grazie al lavoro di squadre esperte arrivate prontamente sul posto e ai numerosi volontari che armati di stivali di gomma, pale e rastrello cercano di dare una mano per contenere l'emergenza.
Secondo la guardia costiera la chiazza di greggio si estende su una superficie di 15 chilometri. E' un vero e proprio disastro ambientale con danni incalcolabili all'ecosistema. Si temono rischi per alcune specie di balene che migrano in quell'area.
Ancora sconosciute le cause della rottura dell'oleodotto.
Il greggio e' fuoriuscito da una condotta di 61 centimetri di diametro. A dare l'allarme, ieri, un cittadino che se ne e' accorto intorno a mezzogiorno. La condotta, costruita nel 1987, e' stata chiusa solo dopo 3 ore. Per Santa Barbara si tratta della seconda 'marea nera' dopo il disastro del 1969.