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Cento anni fa
la Grande Guerra

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha deposto stamane una corona di fiori all'Altare della Patria in occasione dell'ingresso dell'Italia nella Grande Guerra.

Con lui c'era il ministro della Difesa, Roberta Pinotti. Presenti inoltre, in rappresentanza del Parlamento, il vicepresidente della Camera Roberto Giachetti e la vicepresidente del Senato Valeria Fedeli. Il capo dello Stato ha passato in rassegna i militari schierati e ha ascoltato l'inno nazionale prima di salire all'Altare. 

Ventisei milioni di vittime, la meta' civili: è il prezzo pagato per il primo conflitto mondiale di cui quest’anno ricorre il Centenario, che coinvolse 28 paesi tra l'estate del 1914 e la fine del 1918. La Grande Guerra vide la contrapposizione delle forze dell’Intesa – Francia, Gran Bretagna, Russia, Italia e loro alleati - , e gli Imperi Centrali – Austria, Ungheria, Germania e loro alleati. Ha avuto una dimensione mondiale perché è stata combattuta oltre i confini dell’Europa: nell' Impero ottomano, nelle colonie tedesche in Asia e su tutti i mari.

Cinque i fronti dei combattimenti: quello occidentale, tra Francia e Germania, lungo la Marna e la Somme; quello orientale, o russo, esteso e privo di barriere naturali; quello meridionale, o serbo; l’austro-italiano, sulle Alpi orientali e in Carnia e quello greco, a Nord di Salonicco.

Per ricordare, e non dimenticare, anche l’Italia ha organizzato numerose iniziative che sin dall’ inizio di quest’anno stanno animando il dibattito, per informare i più giovani attraverso iniziative nelle scuole, e illustrare, con mostre fotografiche e allestimenti, i luoghi del conflitto.

Un minuto di silenzio:  domenica 24 maggio alle 15 l'Italia si ferma. Stelle alpine fatte di carta, colpi a salve in 24 città alla stessa ora, con le tv sintonizzate sul ricordo: "È corale la commemorazione che il Governo ha riservato al 24 maggio, data che 100 anni fa segnò l'ingresso dell'Italia nella Prima guerra mondiale e che costò il sacrificio di 650mila caduti militari e circa 600mila vittime civili. Per ricordare, il Paese si ferma con un minuto di raccoglimento osservato alle ore 15 dalle istituzioni, dalla società civile e dal mondo dello sport", riferisce una nota del governo.

Il minuto di silenzio sarà scandito con una salva d'onore sparata da una squadra di militari in armi presso i monumenti ai caduti di 24 città, in tutte le Regioni, mentre a Roma il colpo partirà dal cannone del Gianicolo. Ai piedi di questi come di altri mausolei sparsi sul territorio nazionale gli studenti delle scuole primarie porteranno come omaggio alle vittime una stella alpina realizzata con la carta, simbolo della Grande Guerra combattuta tra le montagne.

Raccoglimento anche negli stadi prima di ogni competizione, dove calciatori e arbitri della Serie A scenderanno in campo indossando una maglia con la scritta "Ricorda", composta dai versi delle poesie di Giuseppe Ungaretti. Stesso messaggio al braccio dei 600 podisti militari della staffetta "L'Esercito marciava". "E' un invito alla memoria che si ripete e si rivolge principalmente alle giovani generazioni", si legge nel comunicato del governo.

E' prevista anche una campagna di comunicazione istituzionale dal titolo "I versi della memoria", articolata in due spot in onda sulle reti televisive nazionali digitali e satellitari. In occasione del 24 maggio Rai Uno dedicherà la prima serata alla proiezione del film "Fango e Gloria" e la seconda ad uno speciale del Tg1 sulla Grande Guerra. I palinsesti delle reti Rai, History Channel e National Geographic si arricchiranno di appuntamenti, rubriche e approfondimenti per tutto il mese di Maggio e fino alla fine dell'anno. Guarda sempre alla sensibilizzazione dei più giovani anche il concorso letterario "La storia della Grande Guerra riletta dai giovani di oggi - Mai più trincee", promosso dal Miur in collaborazione con il Ministero della Difesa. L'iniziativa, rivolta a tutti gli istituti di ogni ordine e grado, si è appena conclusa con la cerimonia di premiazione dei vincitori al Salone internazionale del Libro di Torino.

Sempre per il 24 maggio, il Ministero dello Sviluppo Economico emette quattro francobolli celebrativi, che riproducono personaggi e scene del primo conflitto mondiale. I Musei militari e i luoghi della memoria saranno aperti al pubblico a ingresso gratuito fino alla festa del 2 giugno. Il 24 maggio, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Luca Lotti sarà alle ore 11.00 al Tempio Ossario di Bassano del Grappa e osserverà il minuto di Silenzio alle ore 15.00 alla Cappella dell'ex cimitero militare di Pinzolo. A seguire Lotti sarà presente alla premiazione della tappa di Madonna di Campiglio del Giro d'Italia, dedicata al Centenario della Grande Guerra

Con lo sguardo rivolto al futuro, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, già nell’aprile scorso ha rivolto un messaggio ai 3.500 giovani provenienti da tutta Italia che hanno partecipato al Meeting per la pace che si è svolto a Udine. "Dobbiamo fare memoria della nostra storia per affrontare con maggiore coscienza il nostro futuro" recitava il messaggio. Perché "La Grande Guerra fu un'immane tragedia per l'Europa e per l'umanità”. "La pace e' una grande speranza, ma e' anche una necessita' – ha spiegato il Presidente - non c'e' democrazia che possa sopravvivere alla violenza e alla sopraffazione, alla logica del nemico e del conflitto insanabile".

Il ministro della Difesa, Roberta Pinotti ha ricordati che "Oggi facciamo memoria di un grande sacrificio, ma ricordiamo anche con riconoscenza coloro che, con quel sacrificio, hanno voluto difendere la nostra Patria". L’Esercito italiano ricorda la Grande guerra con una staffetta che coinvolge 600 militari, lunga 4.200 chilometri, iniziata l’11 maggio e che si concluderà a Trieste domenica 24. Sarà invece inaugurato il 27 giugno il museo piu' alto d'Europa sulla Marmolada, a 3000 metri di quota.

Tra le iniziative, da segnalare alla Farnesina, dal 22 al 28 maggio, va in mostra la diplomazia durante la Grande Guerra con una mostra. Anche la Federazione Nazionale della stampa ricorda i giornalisti caduti.

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