Il mondo si spacca per lo scandalo che sta demolendo i vertici della Fifa per un'inchiesta dell'Fbi e della magistratura elvetica. Vladimir Putin difende Blatter e attacca gli Usa. Il premier britannico Cameronchiede le dimissioni del n.1 della Federcalcio Mondiale. Francia e FederAsia, invece, lo difendono.
Ma chi affonda il colpo sul serio è il presidente Uefa Platini: "''Sono disgustato, non ne posso veramente più'' ha detto Roi Michel. L'ex juventino ha chiesto a Blatter di dimettersi per il bene del calcio, ma lui ha risposto di no. A raccontarlo e' stato lo stesso presidente dell'Uefa, dopo una riunione speciale della confederazione europea. ''L'ho voluto incontrare di persona - ha detto - Gli ho detto che per il bene del calcio era bene se lasciava. 'Ora e' tardi', mi ha risposto''. ''Faccio appello a tutte le federazioni mondiali e chiedo di votare per il principe Alì. L' Europa farà così. E' importante che anche altri paesi si rendano conto che è tempo di cambiare'': ha concluso Platini. ''Quanti voteranno? Credo 53, 54 paesi - aggiunge - ma non ne sono sicuro''.
"L'indagine americana sui dirigenti della Fifa e' l'ultimo evidente tentativo da parte degli Usa di estendere la propria giurisdizione su altri Paesi": ha detto il leader del Cremlino aggiungendo che gli Usa non hanno nulla a che fare con le vicende della Fifa e che i dirigenti Fifa arrestati non sono cittadini americani. La Russia sta organizzando i prossimi mondiali di calcio del 2018.
Questi arresti, ha aggiunto Putin, ''sembrano quantomeno molto strani, perche' sono stati effettuati su richiesta della parte americana. Si puo' presumere che qualcuno di loro abbia fatto qualche violazione, io non lo so, ma e' ovvio che gli Usa non hanno nulla a che fare con questo''. I dirigenti Fifa arrestati, ha aggiunto, ''sono funzionari internazionali, non sono cittadini americani. Se qualche cosa e' avvenuto, ha avuto luogo non sul territorio degli Usa''.Il presidente russo ha inoltre criticato il procuratore americano per aver gia' accusato i membri del comitato esecutivo della Fifa ''di aver commesso un reato, come se non sapesse che esiste la presunzione di innocenza''. ''Se una persona e' colpevole o meno - ha proseguito - bisogna provarlo in aula. Solo dopo si puo' dirlo, sempre ammesso che gli Usa abbiano qualche diritto all'estradizione di queste persone''.
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