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Caccia russo "sfiora"
nave da guerra Usa

In un nuovo duro scambio di 'avvertimenti' militari tra Stati Uniti e Russia, due caccia bombardieri Sukhoi Su-24 sono sfrecciati accanto ad una nave da guerra americana che incrocia nelle acque del Mar Nero, il cacciatorpediniere USS Ross. L'unità della US Navy agiva in maniera "provocatoria e aggressiva", hanno affermato i media russi, ma il Pentagono non si è mostrato affatto turbato, anzi, ha minimizzato l'episodio, affermando che la nave svolge una missione di "routine" e non si è mai sentita minacciata dall'incontro ravvicinato con i Top Gun russi. "I caccia Su-24 da attacco hanno dimostrato all'equipaggio americano la (nostra) prontezza a prevenire duramente ogni violazione delle frontiere e a difendere gli interessi del Paese", ha scritto l'agenzia russa Ria Novosti riferendo l'episodio e citando un'anonima fonte militare russa in Crimea. La nave americana, secondo la stessa fonte, si stava avvicinando troppo alle acque territoriali russe. Il Pentagono, tramite lo US Naval Forces Europe, ha invece da parte sua diffuso un video girato sulla nave in cui si vede uno dei due caccia sfrecciare accanto alla USS Ross, ad una quota di una sessantina di metri. Un portavoce del Dipartimento della Difesa, il colonnello Steve Warren, ha poi sottolineato con lo News and World Report che i caccia russi erano peraltro "nudi", ovvero disarmati, senza armi sotto le ali. E la USS Ross non ha mai cambiato rotta, mentre a bordo, o al quartier generale della US Navy Europe, ha aggiunto, nessuno ha considerato le azioni dei caccia russi come aggressive. "E' stato semplicemente il passaggio di una nave e di un aereo, quel giorno, in questo caso", ha aggiunto. Al di là delle diverse interpretazioni pubbliche, resta comunque il fatto che l'episodio si inserisce in un clima di tensione costante tra Mosca e l'Occidente, mentre si fanno sempre più frequenti gli avvistamenti di aerei militari russi nei cieli europei. A volte con incontri ravvicinati che possono essere anche molto pericolosi. Il mese scorso, ad esempio, un caccia russo Su-27 partito dalla base russa di Kaliningrad ha rischiato la collisione sul Baltico con un aereo spia americano, un ricognitore Rc-135U disarmato, sfrecciandogli davanti "a 20 piedi", ovvero ad appena sei metri. A dicembre, un jet militare russo ha rischiato una collisione con un aereo di linea svedese decollato da Copenhagen e diretto in Polonia.

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